Le opere di Mirò in mostra al Castello di Monopoli

Il meraviglioso mondo di Miró colorerà dal 24 marzo al 15 luglio le sale del Castello di Monopoli con un’antologia di circa 90 opere grafiche, appartenenti a quattro serie complete. La mostra, promossa dal comune di Monopoli e organizzata dalla società Sistema Museo, “è rappresentativa – sottolineano in una nota gli organizzatori dell’evento – della creatività di uno dei più grandi e influenti artisti del Novecento. Nelle creazioni di Miró le forme, i colori e l’alfabeto di segni sono il risultato della sua incredibile capacità di rinnovarsi alla luce di una visione globale dell’arte, vissuta con curiosità e versatilità”. Miró nato a Barcellona nel 1893  e morto a Palma di Maiorca 1983, studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí  frequentò l’ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un primo periodo caratterizzato da uno stile drammatico ed espressionista, M. elaborò una sorta di realismo estatico, venato di un sofisticato primitivismo. In un primo soggiorno a Parigi (1919) incontrò Picasso e dopo il 1920 passò qui i suoi inverni, frequentando artisti e scrittori d’avanguardia. Nel 1924 con la Terra arata (New York, Guggenheim Mus.) iniziò uno stile veramente personale; elementi biomorfi, stilizzati, collocati in uno spazio piatto, strutturato in zone orizzontali, trasformano la realtà in un mondo di sogno. Il mutamento fantastico si completa nel Dialogo d’insetti (1924-25, Parigi, coll. priv.) e nel Carnevale di Arlecchino (1924-25, Buffalo, Albright-Knox Art Gall.). Nello stesso anno si legò al gruppo surrealista: partecipò poi all’esposizione alla Galleria Pierre (1925); con M. Ernst disegnò costumi e scenarî per Giulietta e Romeo (1926, Balletti russi di S. P. Djagilev). Continuò la sua pittura onirica rarefacendo gli elementi, che prendono aspetto filiforme e amebico.