174 migranti a Monopoli, le dichiarazioni del sindaco a Canale 7 e le reazioni sui social

Inevitabili le reazioni sui social alla presa di posizione del sindaco di Monopoli, espresse all’emittente televisiva Canale 7, relativamente al possibile arrivo di 174 migranti in città. Eccone alcune:

Monopoli e’ un paese meraviglioso – dice Giampiero Risimini – e naturalmente e’ bello ammirare la passione con cui molti esaltano scorci del paesaggio, manifestazioni, iniziative, gli apprezzamenti di chi la visita per la prima volta. Ma poi ascolti le dichiarazioni del Sindaco sull’eventualita’ di ospitare 174 immigrati e rischi di dimenticare tutto il resto. Purtroppo rimane valido un principio universale : la bellezza non basta”

Antonio Napolitano: “quindi il discorso del cardinale Simoni durante l’approdo della madonna non è stato neanche ascoltato… quindi civitas Mariae non è altro che uno slogan elettorale che servirà tra sei mesi? Bene , avanti così!”

Domenico Sampietro: “Poteva spiegare alla città cosa sta succedendo, perchè quei dati il Sindaco Emilio Romani li conosce da almeno otto mesi, ovvero da quando il Comune di Monopoli ignora ogni incontro convocato da ANCI Puglia sul tema. Poi basta invece la foto di un fogliettino spiegazzato con dei numeri per determinare una reazione su tutti i media. E alla fine, il primo cittadino anzichè fare chiarezza in una situazione poco conosciuta alla città, sceglie di aggiungere confusione a confusione. Non spiegare è meglio. Nel merito specifico di alcune parole… non riesco a esprimermi”.

Manisporche “Due mesi fa “Monopoli avrebbe fatto tutto il necessario, ma secondo le proprie possibilità, per essere in linea con quanto richiesto dal Ministero dell’Interno sulla questione migranti”, oggi la linea cambia. “Una moda” e delle “difficoltà da verificare che esistano”. Fino ai fenomeni terroristici. Da un Sindaco ci aspetteremmo spiegazioni su cos’è quel 174, perchè la Prefettura lo ha stabilito, come affrontare la questione con gli altri Comuni. La questione è delicata, e non è utile alimentare ulteriori tensioni. Invece niente, tanto vale seguire l’onda dilagante. Profumo di elezioni?