Confesercenti, conseguenze economiche da Coronavirus

“Carissime e carissimi, sono passati solo tre giorni da venerdì 21 febbraio: ma le attività di tantissimi nostri associati sono entrate in una dimensione nuova, nei confronti della quale rischiamo di trovarci impreparati, nella vita d’impresa come in quella familiare e sociale”.
“In questa situazione Confesercenti garantirà collaborazione alle amministrazioni e alle autorità ma anche il massimo supporto alle imprese. Si tratta di una fase difficile, in cui è necessario evitare gli allarmismi. Rimane però il problema dell’impatto dell’emergenza epidemiologica sulle attività imprenditoriali: l’inattività, se protratta nel tempo, porterà alla crisi interi comparti economici, in primo luogo quelli del terziario”.
“Un problema che non riguarda solo le così dette zone rosse, ma in prospettiva l’intero tessuto commerciale e ricettivo del Paese. Il turismo sta già scontando l’impatto dell’emergenza coronavirus. Da tutto il territorio nazionale arrivano segnalazioni di viaggi annullati, di strutture ricettive coperte da disdette e mancate prenotazioni”.
“In una prospettiva in cui i consumi rischiano di bloccarsi, restringendosi ai soli generi di prima necessità, i mercati di non svolgersi, i bar e i ristoranti di fermarsi, è mio dovere fare tutto il possibile per garantire futuro a chi fa impresa e a chi lavora per l’impresa”.
“Confesercenti è già a lavoro per ridurre i danni alle attività. Ieri, in un primo incontro al ministero del Lavoro, abbiamo ricevuto già alcune risposte positive: moratoria per i pagamenti su mutui, utenze e contributi, ma anche aperture sull’estensione delle misure di sostegno dei lavoratori dipendenti ed autonomi e microimprese. Un passo avanti, ma c’è ancora lavoro da fare per garantirci altri interventi strutturali e tempestivi. Tenetevi in contatto con le nostre associazioni territoriali e comunicateci ogni problema ed ogni esigenza. Collaborate. Noi vi saremo vicini”.

Patrizia De Luise

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