Didattica a distanza, la riflessione della prof. Costantino

Riportiamo integralmente la riflessione di una docente di lettere e storia dell’IISS Rosa Luxemburg di Acquaviva delle Fonti, relativamente alla didattica a distanza.

La DAD solo in caso di emergenza. Non vogliamo educare generazioni senz’anima, senza spirito critico, solitari digitali che vivano solo di emozioni virtuali. Non vogliamo bambini e giovani asociali. Non vogliamo che l’eccezione diventi la regola!

Diario di una “giornata DAD”.
Ore 8.20
– Ragazzi oggi usiamo W…. è l’unica piattaforma che funzioni a regola d’arte.
10 secondi dopo il mio invito.
– Prof non riesco ad entrare nell’aula virtuale, le mando lo screen del messaggio.
Guardo lo screen sconfortata e invito il furbacchione a ritentare inviandogli via whatsapp l’emoticon del braccio muscoloso per incoraggiarlo: -Dai ce la puoi fare!
Ma ecco la mia prima alunna virtuale. Quasi, quasi mi emoziono, ci ha messo solo un minuto. E’ sempre lei la prima della classe, diligente anche con la web. E’ spettinata, ma non si preoccupa. Arriva anche il secondo, capisco che si è svegliato da poco perchè oscura la web aggiungendo: -Prof stamattina sono proprio brutto!
Sorrido e lo consolo facendogli notare le mie occhiaie. Un’altra notte insonne, forse troppo pc o forse questa vita segregata mi sta stretta. Penso però – Chissà loro come si sentono?
Sono le 8:40 ho 15 alunni “virtuali”. Non male se penso ai numeri di qualche altro collega. Allora comincio: -Ragazzi come va? Forza ce la faremo, tornerete a giocare con i nuovi armadietti nei corridoi e spegneremo le lim per respirare l’odore di carta dei libri.
– Certo prof! – mi dice C. il burlone e sorride.
Allora cominciamo forza! Sapete che siete stati proprio bravi con i vostri racconti?
– Grazie prof! – e così il più sfalzo con l’aria sorniona ostenta soddisfazione. Già, avrebbe potuto anche non farlo, perchè tanto li promuoveremo tutti. Bravo M. dimostra cosa si può imparare quando il campo da calcio non ti aspetta per sfoggiare il tuo ultimo spericolato goal!
Ma mi sono distratta inseguendo questo pensiero e lei, la meravigliosa alunna modello, mi ricorda che hanno completato il loro “padlet”. E’ così bello che sembra un’opera d’arte! Devo fargli ancora i complimenti “miei piccoli eroi”.
– Bene ragazzi oggi continuiamo con il testo argomentativo, ho creato un altro percorso nella board. Ma mi accorgo che E. ha gli occhi tristi. – Forza E. finirà! – Le prometto che a fine lezione mi tratterrò con lei e so che mi aprirà il suo cuore. Continuo sono ormai le 8:50. Proietto il mio schermo ma…che succede? Un’infinita sequenza di schermi in successione digradano e la mia immaginazione e quella dei ragazzi vi si perde.
– Prof che succede? – I miei alunni sono diventati 5 ora. Messaggi infiniti su whatsapp dello stesso tenore : -Prof siamo usciti e non riusciamo più ad entrare!
Ma cocciuta come sono li invito a ricollegarsi. Alle 9:00 sono collegati in 20, ma ormai mancano solo venti minuti alla fine della lezione. Non posso proiettare più il mio schermo, ma conosco per esperienza l’arte di “arrangiarmi” e questi piccoli eroi mi seguono e intervengono curiosi. Assegno il tema per il loro prossimo test: “Vantaggi e svantaggi della scuola a distanza”. Arricciano il naso e lui, l’impenitente, sfrontato: – Prof e che dobbiamo dire? Che vogliamo tornare a scuola e questo insegnamento online mi fa schifo!
Sorrido, ma non posso dirgli che la penso come lui. Gli mando un bacio volante e gli auguro una buona giornata. Sto per chiudere il collegamento, ma mi ricordo di E. Allora la chiamo. E’ ancora lì e piange disperata. La mamma lavora in ospedale e così non la vede da giorni, ha paura per lei e sente la sua mancanza, ma in realtà anche quella del fidanzato. La invito a stare serena e aggiungo che quando finirà non assegnerò più loro compiti così potranno divertirsi e correre al mare. Magari! Ma chissà se il mare lo vedremo… Le ho strappato un sorriso e una promessa: scriverà quello che sente nel suo cuoricino innamorato e metterò un bel voto al suo testo.
Sono le 9:30 e già il gruppo whatsapp della classe che segue strimpella. – Arrivo ragazzi…ma oggi cambiamo piattaforma W… ha smesso di funzionare.
Non obiettano.
Sono le 9:35. – Forza ragazzi questa emergenza durerà solo un altro po’!
Che Zeus li aiuti!

Costantino Lavinia

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