Monopoli, “urlo ma nessuno mi sente, aiutate mamma”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, nella quale lo stesso segnala la triste situazione della propria madre.

Buongiorno, voi siete le uniche persone che mi hanno ascoltato e mi hanno  aiutato.  Non sono una persona  violenta,ma le circostanze  fanno diventare  una persona violenta e cattiva.

Il 28 / 05 / 20 ho portato mia mamma  in una struttura privata, naturalmente in quarantena il giorno 05 / 06/20 mia mamma  viene ricoverata  in ospedale per gravi patologie,  in ospedale  in quattro giorni  solamente un infermiere è dico 1 (uno) fa cenno alle piaghe da decubito che ha mia mamma. Il giorno 09/06/20 è stata dimessa  ho portato mia mamma a casa, non più  in rssa dopo quello che ho visto  cosa hanno fatto, piaghe da decubito estese su tutta la zona lombosacrale. A casa  ho iniziato a informarmi  su come  attivare  l’ ADI.
Ad oggi  non è mai venuto  nessuno. Il medico di famiglia  mi ha risposto  che mamma  ha 94 anni  e non può fare nulla.  Ho  speso quasi  900 euro tra medicinali  e infermieri a pagamento. Ogni volta che chiamo  l’ADI  mi rispondono  che non possono fare nulla, è il medico di famiglia che deve  chiedere assistenza,  ma il dottore  non sa come fare. Io da povero  cristo devo pagare  tutto  compreso, l’infermiere  che viene per le flebo  o per cambiare il catetere 50 euro.  Tutti i  medicinali  per le piaghe da decubito  sono a pagamento,  garze,  pomate,  e altro.  ECCO PERCHÉ  UNA PERSONA DIVENTA  VIOLENTA  NEI RIGUARDI  DELLA SANITÀ. Ogni volta  mi sento  ripetere quanti anni ha ,  (94) può  morire.  Ho fotografato  le condizioni di mia  mamma,  ma a nessuno  importa qualcosa , deve soffrire  e basta.
MI DOVETE SCUSARE  PER QUESTO MIO SFOGO.
GRAZIE
CORDIALMENTE,  GIANNOCCARO VITANTONIO

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