Regionali – La proposta del candidato Bartolomeo Lofano (FI)

Con l’avvio della campagna di comunicazione «Coltivare salute. Le mie competenze per la nostra Puglia», il dottor Bartolomeo Lofano, odontoiatra e chirurgo maxillo-facciale, ha dato il via alla campagna elettorale per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre prossimi. Il medico di Conversano sarà candidato in Forza Italia. La sua è «una candidatura di servizio, mossa dalla passione per la politica» e dalla volontà di mettere le sue competenze a disposizione del territorio: «La candidatura alle Regionali vuole essere ad ampio respiro – premette – nel senso che parte dalla consapevolezza che chiunque si candidi per ricoprire il ruolo di consigliere regionale, debba avere a cuore lo sviluppo del territorio. In questo caso, chi si candida per la provincia di Bari chiaramente dovrà tenere in debita considerazione tutta la provincia e tutto quello che si può sviluppare per la crescita della regione».

Conversano, nel barese, rappresenta una realtà importante in vari settori, da anni però dimenticata dalla Regione Puglia. Due gli esempi più eclatanti: la Regione non ha finanziato l’eliminazione dei passaggi a livello, ha chiuso l’ospedale col governo Vendola (il protocollo d’intesa di chiusura del Florenzo Jaja e conversione in Poliambulatorio di terzo livello è del 13 giugno 2012) e chiuso il Pronto soccorso e il Punto di primo intervento col governo Emiliano.

«Sono due vicende davvero gravi che evidenziano quanto poco incisive siano state le amministrazioni della nostra città e quanto necessaria sia la presenza di un rappresentante locale nell’amministrazione regionale. E’ chiaro che essendo io di Conversano, ho a cuore diverse cose sulle quali mi sono già impegnato come consigliere comunale. Una fra queste, cui oggettivamente tengo molto, è la eliminazione dei passaggi a livello. Voglio ricordare che questo è un progetto datato. E’ una storia che parte dalla prima giunta Lovascio. Una decina di anni fa fu commissionato un progetto ad un ingegnere esperto in ferrovie e questo lavoro fu consegnato e proposto alla Regione Puglia. Tutto si è fermato lì. E’ stato commesso l’errore di non aver seguito in maniera forte e costante questo progetto, un’opera pubblica di non poco conto che richiede l’impegno di finanziamenti importanti. Pertanto se ci fosse stato più impegno e magari avessimo avuto un rappresentante di Conversano alla Regione, oggi avremmo ottenuto qualcosa. Certo è che oggi assistiamo ad una specie di sperequazione fra i diversi paesi attraversati dalle Ferrovie Sud Est. Basta ricordare che a Triggiano e Capurso è stata stanziata una cifra intorno ai 120 milioni di euro per l’interramento della ferrovia, il raddoppio dei binari e l’eliminazione dei passaggi a livello, ed a Conversano invece non accade nulla. Quindi non capisco perché Conversano debba subire questo tipo di decisioni nonostante sia norma dello Stato l’eliminazione di tutti quegli ostacoli, tipo i passaggi a livello, che determinano una alterazione del modo di vivere, della qualità della vita e della mobilità dei cittadini. Per cui penso sia necessario ed urgente riprendere il progetto e la spinta in questa direzione deve partire dal nostro Comune. Dato che si tratta di un progetto finanziato dalla Regione e dalle Ferrovie del Sud Est che sono Ferrovie dello Stato, è il caso di impegnarsi molto su questo intervento».

Per migliorare la viabilità è importante il completamento dell’anello della circonvallazione. «E’ un’opera necessaria, anche questa datata, su cui ci si è addormentati. Oggi, con un traffico veicolare intenso, è importante la presenza di vie di fuga per ridurre lo smog e migliorare la qualità dell’aria. Anche in questo caso, da anni il progetto resta chiuso nei cassetti. Non si è inciso a livello regionale per realizzarlo. Questo stride con quella che è la mia idea di impegno politico: penso che chi intende fare politica debba impegnarsi a fondo per la realizzazione di grandi opere che sono realizzabili perché, come è noto, spesso i fondi statali, europei e regionali non vengono utilizzati, per cui l’impegno di chi amministra una comunità deve essere quello di utilizzarli al meglio. E’ chiaro che essendo io di Conversano, l’impegno per la città sarà strenuo, costante».

Altra nota dolente la sanità e l’Ospedale chiuso per farne un Poliambulatorio: «Sul nostro presidio si sono dette tante storie. Però la verità è che in 15 anni di amministrazione di sinistra, la Regione ha penalizzato in maniera terribile il nostro ospedale. E in questo caso gli amministratori della città hanno non poche colpe da farsi perdonare perché non sono stati determinati nel cercare di bloccare alcune decisioni che penalizzavano la struttura. Parliamo di un nosocomio con oltre 280 posti letto, uno tra i più importanti della provincia, che ora è stato trasformato in un mausoleo. Oggettivamente si poteva fare molto di più, non solo per Conversano ma per il territorio che soffre per l’assenza di una offerta sanitaria e sociale adeguata».

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