Monopoli, ospedale, pericolo scampato, ma la mobilitazione è dietro l’angolo

Risultato raggiunto e obiettivi centrati. Nell’incontro di lunedì 17 gennaio u.s., al tavolo di raffreddamento preteso ed ottenuto a seguito dello stato di agitazione e della mobilitazione programmata per il prossimo 2 febbraio sotto la sede della Regione Puglia, abbiamo strappato alla Direzione Generale impegni precisi su tutte le criticità denunciate e che erano alla base della protesta. L’incontro è partito bene – dichiarano i Segretari di FP CGIL – CISL FP – UIL FPL e FIALS di Bari – con il Direttore Generale che ha formalmente riconosciuto l’impegno profuso dal personale in questi ultimi due anni per fronteggiare l’emergenza pandemica. Finalmente – dichiara Francesco Longo della UIL FPL – la Direzione Generale ha recepito la nostra richiesta di rimettere ordine in Azienda e far rispettare i regolamenti e le norme nazionali e regionali dai Direttori di struttura, a partire dai trasferimenti interni (per tutto il personale) che devono rispettare le disposizioni della Direzione Generale. Vedasi la disposizione sugli infermieri che ha congelato tutti i trasferimenti interni (esclusi quelli d’urgenza che possono avere una durata massima di 30 giorni, come disposto dal regolamento aziendale) e ha attivato contestualmente un bando interno di mobilità di cui si attende l’esecuzione per consentire la totale equità di trattamento di tutti i lavoratori e le loro legittime richieste. Inoltre – continua il Segretario della UIL FPL – la Direzione Generale si è impegnata ad inviare a breve una circolare interna che richiami il rispetto del regolamento aziendale e tutti i trasferimenti devono avvenire sempre a doppia firma tra il Responsabile di Macrostruttura e il Dirigente del Servizio Infermieristico, anche quando il trasferimento interno del personale interviene a causa di prescrizione del medico competente. Da sottolineare – riprende Francesco Longo – che tale circolare prevederà per i Direttori inadempienti l’immediato deferimento all’Ufficio Procedimenti Disciplinari al fine di sanzionare un comportamento contrario ai doveri d’ufficio. Altro risultato importante riguarda la liquidazione del salario accessorio – dichiara Michele Schinco della CISL FP – infatti già nella busta paga di questo mese saranno messe in pagamento le ore di lavoro straordinario e le prestazioni aggiuntive svolte nei mesi di agosto e settembre per fronteggiare l’emergenza pandemica, oltre alle prestazioni svolte allo stesso titolo nei primi 7 mesi dell’anno 2021 che non erano state ancora pagate per vari motivi sino alla concorrenza delle 250 ore. Inoltre, la Direzione ha assunto l’impegno che con la busta paga di marzo saranno liquidate anche le prestazioni svolte sino a settembre 2021 che siano andate oltre le 250 previo verifica del rispetto di limiti e autorizzazioni, mentre con la busta paga di febbraio – continua il Segretario della CISL FP – sarà liquidata la progressione economica orizzontale (fasce) 2021. Altro importante risultato raggiunto da queste OO.SS. in favore del personale dipendente. Per quanto riguarda i benefici economici – conclude Michele Schinco – non abbiamo perso occasione per ricordare che il personale è ancora in attesa di percepire il saldo del bonus Covid anno 2020 che va pagato interamente sulla base dell’accordo regionale e dell’intesa raggiunta a livello aziendale di recepimento dell’accordo regionale. Tra i risultati di rilievo – dichiara Piero Albenzio della FIALS – annoveriamo anche l’estensione dell’indennità di malattie infettive anche al personale che ha lavorato già nel 2021 nei reparti covid. Questo positivo risultato è frutto dell’accordo sottoscritto da queste OO.SS. a dicembre scorso – continua il Segretario della FIALS – per cui nei prossimi mesi, dopo un atto ricognitivo, sarà liquidata l’indennità di malattie infettive anche per chi ha lavorato nei reparti Covid e comunque per quei lavoratori che hanno lavorato a diretto contatto con pazienti positivi al covid, compreso coloro che sono stati distaccati presso le RSA in presenza di focolai Covid-19. Inoltre – precisa con soddisfazione Albenzio – altro risultato di cui possiamo andar fieri riguarda l’attenzione che abbiamo chiesto alla Direzione sull’adeguamento degli organici invitando il Direttore Generale a sollecitare l’attivazione di una Cabina di Regia regionale per l’implementazione dei fabbisogni occupazionali in modo da soddisfare le aspettative del personale a tempo determinato con proroghe e stabilizzazioni e di coloro che hanno superato i concorsi facendo fare un salto di qualità al nostro sistema sanitario. Sul fabbisogno di personale – conclude Albenzio – è stata ribadita la necessità di aprire un tavolo di confronto per valorizzare il personale interno anche attraverso l’attuazione delle progressioni verticali e orizzontali. Altro tema di confronto – interviene Luigi Lonigro della FP CGIL – ha riguardato la decisione assunta incautamente dalla Direzione Medica del Presidio Ospedaliero di Monopoli di trasferire la Guardia Medica nonché il Servizio di Continuità Assistenziale Pediatrica del P.O. di Monopoli (SCAP) in un momento in cui alta è la richiesta delle famiglie per far visitare i figli minori preoccupati dai tanti casi di contagio da Covid-19. Ancora una volta – continua il Segretario della FP CGIL – si assiste al maldestro tentativo di trasferire lo SCAP e la Guardia Medica senza aver prima acquisito tutti i pareri dei Direttori interessati e aver ottenuto la certificazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Su questo il Direttore Generale ha garantito che se deve esserci un trasferimento di sede questo potrà avvenire solo nel rispetto della normativa regionale e del D. Lgs. n.81/2008 previa certificazione rilasciata da parte dell’ing. Nicola Sansolini in qualità di RSPP della ASL Bari. Confermando, tra l’altro, che in caso di trasferimento lo SCAP e la Guardia Medica al termine dell’emergenza ritorneranno alla loro sede naturale. Come OO.SS. – conclude Lonigro – abbiamo ribadito al Direttore Generale che non faremo sconti, per cui se ci sarà il trasferimento in violazione delle norme sulla sicurezza e della normativa regionale sull’istituzione dello SCAP procederemo tempestivamente a denunciare alle autorità competenti le violazioni di legge e riprenderemo la mobilitazione, perché i lavoratori e i fruitori dei servizi devono essere messi in sicurezza. Per i positivi risultati raggiunti al tavolo di raffreddamento, quindi, la mobilitazione prevista per il 2 febbraio è al momento sospesa e se gli impegni assunti saranno pienamente osservati potrà essere definitivamente ritirata. Intanto il Direttore del Distretto Sanitario 12 (Conversano, Monopoli, Polignano a Mare) Antonio Milano, con apposita nota indirizzata al Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Monopoli Alessandro Sansonetti, alla luce delle indicazioni del Direttore Generale Antonio Sanguedolce chiede il ripristino quanto prima il ripristino dello stato degli ambienti dedicati alla Continuità Assistenziale, sia per quanto riguarda gli arredi, che gli impianti telefonici. «Appare ovvio – si legge nella nota – che, in parallelo (riferito al ripristino) dovrà avvenire anche per i locali SCAP, in quanto è impensabile la concomitante presenza, egli stessi ambienti, di pazienti Covid positivi ed operatori della Continuità Assistenziale». Insomma si rischia comunque la Mobilitazione sindacale sull’ospedale di Monopoli se sia gli ambienti Scap e sia la Guardia Medica non vengono rispristinati mancando la certificazione d’idoneità a Norma sulla sicurezza del RSPP.

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