Negli spazi del Museo civico a Bari vecchia, presentato PIA.NA

È stato presentato questa mattina, negli spazi del Museo civico a Bari vecchia, PIA.NA, il Programma di azioni cittadine a sostegno dell’invecchiamento attivo e della non autosufficienza per la terza età, sviluppato dall’assessorato al Welfare a seguito di un confronto con le realtà pubbliche e private, del privato sociale e del volontariato, e approvato dalla giunta comunale in favore della popolazione over 65 con l’obiettivo di prevenirne l’istituzionalizzazione e l’isolamento sociale e promuoverne il benessere.

La città di Bari, come noto, è da tempo impegnata nella promozione e nel raccordo delle azioni a sostegno degli anziani e non autosufficienti over 65 per favorire una maggiore consapevolezza sul ruolo che ricoprono nelle nostre comunità, soprattutto alla luce delle nuove fragilità emerse durante la pandemia, che richiedono nuove strategie di promozione dell’invecchiamento attivo. L’idea centrale è quella secondo cui gli anziani possono tornare ad essere agenti e artefici del proprio benessere anziché soggetti prevalentemente bisognosi di assistenza.

“Oggi abbiamo presentato il primo piano strategico e operativo cittadino a sostegno dell’invecchiamento attivo e della non autosufficienza – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – che a partire dalle prossime settimane svilupperà interventi innovativi e azioni concrete e diffuse sul territorio alla luce delle proposte emerse nel percorso di coprogettazione con il territorio, i focus group con gli stessi anziani e in risposta ai bisogni rilevati dagli sportelli di ascolto. Con un investimento di 9 milioni di euro impegnati e programmati per l’area della terza età parliamo di uno degli interventi  più ingenti a livello nazionale, che ci permetterà di sviluppare azioni multilivello sociali, educative, psicologiche,  socio sanitarie e di contrasto alle solitudini.

Si tratta di un piano strategico e concreto che, a partire dalle prossime settimane, consentirà ad esempio l’attivazione del primo emporio farmaceutico e di prevenzione e orientamento socio-sanitario “Sciamm” nel quartiere Libertà con visite gratuite, screening, forniture di farmaci e ausili medici, l’avvio dei cantieri urbani attraverso i programmi “Nonni digitali” con percorsi di informatica e spazi di assistenza alla digitalizzazione per over 65, rivolti anche a prevenire le truffe digitali, o la sperimentazione del primo progetto pubblico di co-housing abitativo per favorire la coabitazione di persone over 65. Tutte azioni che si affiancano al consolidamento di programmi e interventi domiciliari per gli anziani maggiormente vulnerabili e rafforzano il servizio di affido e le azioni di compagnia e assistenza alla quotidianità degli anziani per facilitarne la partecipazione alla vita sociale e culturale della città in un’ottica inclusiva e di valorizzazione sociale e culturale”.

In questa prospettiva, coerentemente con quanto previsto dal PNRR, che entro la primavera del 2023 colloca la riforma legislativa organica degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti con l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni loro dedicate, tra tutte l’assistenza domiciliare socio sanitaria e socio-assistenziale – ADI e SAD – (l’assistenza domiciliare sanitaria è già un livello essenziale), il piano predisposto dall’assessorato comunale al Welfare mira alla realizzazione di un programma integrato che favorisca lo sviluppo di diverse aree di intervento.

  1. A)Area socio-culturale, cittadinanza e invecchiamento attivo e formazione permanente
  • L’avvio di attività e spazi socio-culturali intergenerazionali, il potenziamento di eventi proposti e autogestiti dagli over 65, la nascita di nuove biblioteche popolari della terza età, lo sviluppo di pratiche di teatro sociale e narrazione biografica e l’ideazione di progetti socio-culturali in rete con Bari Social Book.
  • L’avvio di attività di prevenzione e contrasto alle truffe, anche digitali, a danno degli anziani, in rete con la Polizia locale e le agenzie territoriali, con corsi di alfabetizzazione informatica, inclusione e sicurezza digitale dedicati.
  • L’attivazione di misure a sostegno della mobilità e servizi di trasporto sociale, sia verso sedi prestabilite che a chiamata verso sedi non prestabilite, attraverso la predisposizione di nuovi accordi quadro o vouchers per la fruizione del servizio.
  • La realizzazione di attività e spazi di movimento e sport sociale.
  • L’avvio di esperienze di innovazione sociale per lo sviluppo di comunità generative che promuovano l’invecchiamento attivo e la sussidiarietà orizzontale (RiF. Agenda di genere Regione Puglia)
  • L’individuazione di Family manager della terza età tra la rete territoriale a livello volontario (Rif. Agenda di genere Regione Puglia).
  1. B)Area cura della persona
  • Potenziamento dell’offerta di servizi domiciliari (SAD/ADI) mediante l’adozione di procedure uniformi nell’accesso ai servizi domiciliari con la creazione di graduatorie uniche cittadine, la predisposizione di accordi quadro che consentano di soddisfare la domanda di servizio sulla base della disponibilità di nuove risorse e la disciplina del procedimento per l’ammissione di utenti ai buoni per i servizi domiciliari e a ciclo diurno (in accordo con la Regione Puglia).
  • Potenziamento dell’affido domiciliare in favore di over 65 anni soli e vulnerabili mediante l’elaborazione di un nuovo disciplinare del servizio che prevede la formazione, supervisione e accompagnamento a cura di figure professionali (es: psicologo) nel corso del progetto di affido, lo stanziamento di risorse aggiuntive per il finanziamento del “contributo affido” e l’elaborazione di un unico avviso cittadino per adulti disponibili all’affido di anziani e adulti vulnerabili con procedure uniformi a livello cittadino.
  • Azioni di monitoraggio a distanza di anziani vulnerabili segnalati dai Servizi socio-sanitari nei periodi di maggiore fragilità e isolamento con interventi di monitoraggio telefonico, visite a domicilio, consegna itinerante libri, attivazione collegamenti e seminari online, tutoraggio a domicilio.
  • Realizzazione di spazi di ascolto per donne vittime di violenza over 65 in rete con il Centro antiviolenza comunale e potenziamento delle azioni di sostegno psicologico e legale.
  • Potenziamento servizi di accoglienza in strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie per over 65 vulnerabili mediante la sperimentazione di procedure di urgenza per anziani in condizione di marginalità estrema e privi di rete familiare, anche senza dimora o in contesti abitativi di degrado igienico-sanitario, con spesa integralmente a carico dell’Ambito (nelle more dell’UVM e/o della nomina di amministratori di sostegno e nell’attesa del perfezionamento delle istruttorie socio-sanitarie a carico dell’UVM).
  • Attivazione di Case di comunità per la terza età e Case di comunità per donne over 65 vulnerabili, senza dimora e con lievi patologie (Rif. Agenda di genere Regione Puglia).
  • Realizzazione di forme di Co-housing per la terza età attraverso attività di intermediazione immobiliare per l’individuazione di alloggi da assumere in locazione tra più anziani, azioni di accompagnamento sociale e monitoraggio dei bisogni del gruppo-appartamento costituito, erogazione di contributi alloggiativi e altre misure di sostegno autonomia in caso di utenti in povertà estrema e ulteriori sperimentazioni da realizzare con la rete territoriale del privato sociale e del volontariato (Rif. Agenda di genere Regione Puglia).
  1. C)Area promozione della salute e contrasto alle solitudini
  • Potenziamento del Centro diurno per anziani attraverso l’attivazione di una Casa della Salute che garantisca percorsi di prevenzione, visite mediche e seminari di orientamento socio-sanitario diffusi (con il coinvolgimento di medici volontari) e l’avvio di sportelli di ascolto e orientamento per la terza età nei cinque Municipi, in collaborazione con le reti territoriali, i sindacati, le agenzie educative e sociali;
  • Potenziamento dell’Emporio della Salute per il recupero e la ridistribuzione farmaci e beni ad anziani segnalati dai servizi sociali, in situazione di disagio socio economico e vulnerabilità;
  • Potenziamento dei servizi PUA per sostegno e orientamento socio-sanitario di anziani fragili
  • Promozione di protocolli operativi e tavoli cittadini di progettazione con le realtà territoriali impegnate sulla tutela della terza età e la ASL.

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