Gioia, la minoranza fa fronte comune e dice basta

di ANTONELLA CAMPAGNA – Si è svolto il 31 maggio a Gioia del Colle il Consiglio Comunale per discutere e approvare le tariffe Tari ed Imu 2022. Un Consiglio, a cui l’intera opposizione ha scelto di non partecipare, convocato nell’ultimo giorno utile e con urgenza e dal quale i gioiesi hanno scoperto che il servizio di raccolta rifiuti è aumentato e che questo comporterà un ritocco al rialzo delle tariffe Tari.

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto occorre precisare che l’aumento del costo del servizio è stato calcolato dall’Agenzia Regionale che si occupa di rifiuti e che questo scostamento va colmato con la Tassa sui rifiuti; una delle possibilità per rispettare l’obbligo di legge è quella scelta da Gioia del Colle, ovvero aumentare le tariffe.

Un argomento tecnico, spinoso, con ricadute dirette sui cittadini a cui i consiglieri di minoranza Liuzzi, Paradiso, Pavone, Milano e Lucilla hanno scelto di non dare il loro contributo lasciando alla maggioranza l’approvazione della delibera. Le motivazioni di questa decisione sono state spiegate nel corso di una conferenza ed hanno due ordini di ragione: procedurale e ancor più politica.

Tecnicamente si sta valutando se esistono elementi per un ricorso al TAR. Gli aspetti contestati sono numerosi e diversi: dalla predisposizione del bilancio di previsione per gli anni a venire su tariffe non preventivamente discusse ed approvate in Consiglio Comunale, alla scelta di convocare “in via d’urgenza” il Consiglio non essendoci, a dire dell’opposizione, motivazione valida né necessità; dal fatto che è stata disposta la seconda convocazione nello stesso giorno della prima, al fatto che è stata convocata la Commissione competente solo qualche ora prima dell’incontro “vanificando del tutto- scrivono-la funzione stessa dell’Organo e dei relativi componenti”.

Dal punto di vista politico, la mancata partecipazione al Consiglio Comunale, è una condanna dell’atteggiamento della maggioranza ed un “segno di ferma e reiterata protesta contro le ripetute violazioni dei diritti dei Consiglieri perpetrate dall’Amministrazione Mastrangelo”.

Nel corso della conferenza stampa i consiglieri hanno minuziosamente motivato la loro posizione sia per quanto concerne l’agire politico generale sia in merito all’argomento all’ordine del giorno.

Donato Lucilla, Prodigio, ha dichiarato: “La questione in sé non è la convocazione di urgenza, che ha tutti i suoi aspetti formali errati, il problema sostanziale è che si è disatteso qualsiasi principio che favorisce la partecipazione”. Sul tema della continua e generale mancanza di coinvolgimento, Lucilla porta alcuni esempi, “non c’è stato un solo incontro che spieghi cosa vuole fare il Comune con il PNRR, ci troviamo zone che sono state candidate a progetti diversi e non si sa nulla. Le risorse del PNRR non vanno solo spese ma investite. Manca la visione, non si capisce cosa si vuole fare”. Sulle tariffe TARI ha, infine, precisato “Posto anche che sul costo la minoranza non sarebbe potuta intervenire dalla discussione poteva risultare una diversa distribuzione dell’onere”.

Donato Paradiso, La città possibile, ha detto: «Stiamo parlando di un’amministrazione che amministra da tre anni, quindi non si può parlare di dimenticanza o ingenuità è un’amministrazione che in diverse occasione ha dimostrato di non concepire nel suo DNA un confronto democratico con la minoranza ma anche con la città. Faccio un esempio concreto, noi da tre anni abbiamo sempre chiesto che il bilancio fosse partecipato , ma non siamo stati mai ascoltati e il bilancio che verrà presentato il 7 giugno ne è la dimostrazione. Manca la capacità programmatica e la visione». Ed entrando nel merito dell’argomento tassa rifiuti, «Ogni Comune ha un minimo margine per poter intervenire sulle tariffe infatti alcuni comuni sono riusciti ad attenuare il danno per le famiglie, come il comune di Noci. A Gioia ad esempio è mancata l’attività di informazione ed educazione alla raccolta differenziata che se raggiunge determinate percentuali permette di accedere a premialità che consentono di diminuire il costo del conferimento in discarica, né tanto meno si può risolvere con le sanzioni. Un’ altra soluzione potrebbe essere l’adozione della tariffazione puntuale».

Per Milena Pavone, La Bottega, «Manca la partecipazione democratica, non si riesce neanche a far partecipare la minoranza. Ci sono commissioni che non si riuniscono mai, si riuniscono solo quando ci sono adempimenti formali. Abbiamo chiesto tante volte di aprire dei tavoli per capire come stanno le cose. Questo evento arriva subito dopo le celebrazioni del terzo anno di amministrazione, ecco perché abbiamo ritenuto di fare un gesto tutt’altro che simbolico, doveva passare i messaggio che non ci si può solo autocelebrare in quanto la realtà politica di una città è altro».

Filippo Martucci, Partito Democratico, ribadisce «Dopo tre anni noi vorremmo dire basta a questa politica basata sull’interdizione. Non è comprensibile che ogni volta che una proposta arriva dalla minoranza, che non può interfacciarsi con gli uffici e ci mette la buona volontà, magari mettendo a valore i rapporti che ci sono con gli enti sovraordinati, venga bocciata senza nemmeno spiegare i perché. Esempio è stato l’ordine del giorno presentato per il covid, bocciato senza alcun intervento. E’ dal confronto tra idee diverse che possono nascere le idee migliori. Anche per quanto riguarda le tariffe imu e tari, probabilmente dal confronto tra proposte differenti avremmo trovato delle mediazioni a vantaggio della cittadinanza».

E, in conclusione Maurizio Liuzzi, Partito Democratico, «L’atteggiamento dell’Amministrazione Mastrangelo è puramente volto al consenso, in un’accezione positiva e negativa. Positiva perché fanno cose che obiettivamente rimangono negli occhi dei cittadini; negativa perché ogni proposta della minoranza viene bocciata. La mozione sulla sostenibilità ambientale è stato un episodio emblematico, in quell’occasione sono intervenuti il sindaco ed il vicesindaco a favore della mozione, ma al momento della votazione in massa hanno votato negativamente». Sulla questione tariffe aggiunge, «Era una decisone già presa tanto che è stata messa in bilancio, cioè il 28 maggio abbiamo avuto un bilancio formato con le tariffe approvate il 31”. E, sulla mancata partecipazione al Consiglio Comunale, chiude, “Non abbiamo partecipato anche per lasciare aperta la strada di andare al TAR».

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