Conversano: Discarica Martucci, si è tenuto l’incontro di associazioni e comitati con l’assessore Maraschio

In una nota, Vittorio Farella, Presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” afferma: «Dopo averlo richiesto per mesi finalmente c’è stato l’incontro con l’assessore regionale alla tutela ambientale Anna Grazia Maraschio. Forti di un mandato di varie associazioni del territorio dei Comuni di Mola Conversano Rutigliano e Polignano, consolidato nella riunione di giovedì 29 giugno in Conversano, e precisamente oltre alla nostra associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” di Mola, il FAI di Conversano e Polignano, l’associazione “Gaia” di Conversano, l’associazione “Quark” di Conversano, l’associazione “Arcobaleno” di Rutigliano, il comitato “I Pastori della costa” di Conversano, il movimento “Freedom for future” di Conversano, il sindacato CGIL di Conversano, abbiamo concordato un pacchetto di tre proposte da presentare all’assessore».

Prosegue Farella: «Il primo indiscutibile e indifferibile punto è stato la messa in sicurezza del sito Martucci, precisando che è la conseguenza di chiare evidenze già certificate di impatto ambientale su tutti e tre i Lotti di discarica di tale impianto complesso a cominciare proprio dal più pericoloso ovvero il Lotto 1, già definito potenzialmente inquinato fin dal 1994 dallo stesso Consiglio Regionale della Puglia che, difatti, lo inserì nel piano delle bonifiche da programmare. Ora proprio quel lotto 1 rappresenta la vera bomba ecologica più pericolosa dell’intero impianto poiché, scoperchiato da una precedente messa in sicurezza per far luogo ad impianti fotovoltaici, ha innescato un processo di rigenerazione di percolato che, non potendo essere contenuto in una vasca in cava senza protezione alcuna, sta discendendo da troppi anni nel sottosuolo verso le falde acquifere. Tutto ciò lo si ritrova nero su bianco nel rapporto dei consulenti tecnici di ufficio del processo per disastro ambientale, chiusosi nel 2018 davanti al giudice Diella senza condanne, per insufficienza di prove».

Dichiara Farella: «Proprio per queste ragioni il secondo punto posto all’attenzione della Maraschio, nonché dei direttori di dipartimento, Garofoli, e di settore rifiuti, Riccio, presenti all’incontro, è stato quello della chiusura immediata degli impianti a Martucci, anticipandola rispetto al 2025, stabilito dal Consiglio Regionale, in quanto già decretato dal Tavolo Tecnico nominato dal Consiglio Regionale nel 2013, che sta trovando puntuali riscontri anche nelle analisi in corso sul terzo Lotto. Ci riferiamo in particolare al ritrovamento di rifiuti illeciti interrati fuori delle discariche che richiamano l’applicazione puntuale dell’articolo 300 del Testo Unico Ambientale sulla configurazione del cosiddetto danno ambientale, che in uno con l’articolo 3 dello stesso TUA sul principio di precauzione preclude ogni attività del ciclo dei rifiuti in tali aree».

Conclude Farella: «In conseguenza di ciò, come terza richiesta presentata e già avanzata dall’Associazione Chiudiamo la discarica Martucci fin dal Maggio 2020, l’immediata individuazione di un sito alternativo nell’area della Città Metropolitana, avvalendosi di una ricerca già effettuata alla fine del 2014 dall’allora Provincia di Bari che individuò ben 28 siti idonei all’uso. Tale ricerca è stata ritrovata dall’Associazione Chiudiamo la discarica Marcucci e presentata, quale proposta per chiudere il ciclo nel Piano Regionale dei Rifiuti, ancor prima dell’ approvazione, avvenuta il 14 dicembre 2021, dello stesso Piano. L’assessore e lo staff tecnico hanno preso atto delle nostre richieste, ma hanno affermato che tutto deve essere fatto alla luce dei dettami legislativi e della buona amministrazione, nel rispetto delle diverse competenze dei vari organi istituzionali, ad iniziare dai Comuni, senza rischi per nessuno. Noi aspetteremo per comprendere quali iniziative intenderanno assumere gli organi politici e istituzionali per risolvere questa annosa e pietosa piaga Martucci».

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