Movimento Manisporche: Il Palazzetto incompiuto e l’area Sud Di Monopoli

Nota del Movimento Manisporche Monopoli. L’area Sud della città cambierà completamente volto. Doveroso da parte nostra informare i cittadini.

Cosa ne sarà del palazzetto fantasma?

Apprendiamo dal Sindaco che, per gli interventi finanziati in ambito PNRR riguardanti il Palazzetto dello Sport di via Procaccia, si procederà entro novembre alla messa a gara della progettazione ed entro giugno ad appaltare i lavori.

Come abbiamo già segnalato nei giorni scorsi, il documento su cui andrà costruita la progettazione, unico vero momento in cui è possibile una qualche forma di partecipazione, è ignoto ai cittadini. E l’idea di base è sicuramente molto cambiata rispetto allo scenario inizialmente previsto circa dieci anni fa e candidato al bando, ormai vecchio e obsoleto.

Come questo progetto stia cambiando, sembra che la città non abbia il diritto di saperlo.

Così come non si può sapere nulla riguardo la tipizzazione dello storico Palazzetto incompiuto: sarà davvero un ampliamento dell’area sportiva multifunzionale esistente, tanto attesa dalle molteplici associazioni e società sportive locali, oppure diverrà un Centro servizi a disposizione del nascente quartiere residenziale, una struttura a vocazione sostanzialmente commerciale e turistica, ammantata di sport solo per attingere al finanziamento?

La rinnovata appetibilità commerciale della zona Sud di Monopoli non lascia dormire sonni tranquilli.

In riferimento proprio a quell’area, se si è rivelato utile un emendamento presentato in Consiglio dall’opposizione (e poi votato all’unanimità) per evitare, nell’ambito della risistemazione del canale Recchia, la definitiva cancellazione di via Farnararo, ci sfugge perché la definizione urbanistica di vaste aree di territorio continui a essere elaborata in ristrettissimi conciliaboli tecnico-politici.

A breve, l’area compresa tra il Centro Sportivo “Tommaso Carrieri” e Santo Stefano cambierà completamente volto, diventando un’area densamente urbanizzata (chissà se anche in questo caso da seconde abitazioni), con le strade di attraversamento dettate più dalle necessità dei singoli PUE che da quelle pubbliche. L’accorpamento degli edifici a monte dei circa 40 ettari di superficie in questione e le aree di cessione al Comune tutte raccolte a valle, guarda caso all’interno della fascia di 300 metri dal mare sottoposta a vincolo paesaggistico assoluto, dimostra chiaramente l’intenzione di non disturbare minimamente l’attività privata, favorendo il sorgere dell’ennesimo enorme quartiere residenziale con scarsi servizi, da un lato, e impedendo, dall’altro, la realizzazione di qualsiasi opera pubblica nelle aree cedute al Comune.

Le richieste di Manisporche

Manisporche, insieme ad altri consiglieri non solo di minoranza, in seguito al pasticcio di via Farnararo, ha chiesto che lo Schema urbanistico di Assetto dell’area, in attesa dell’approvazione in Giunta, passi prima dalla Commissione urbanistica, ovvero sia sottoposta all’attenzione di tutte le forze politiche e della città, al fine di evitare che gli interessi privati calpestino quelli pubblici, come troppo spesso sta avvenendo da un decennio a questa parte.

In altre parole: la zona Sud della città sta per vivere un cambiamento epocale, e come al solito non solo la città non ne sa nulla, ma non le è dato diritto di intervenire neanche nelle parti pubbliche.

Ci attendiamo l’ennesimo silenzio da parte di chi detiene il potere di fare, bene o male, le cose. Ma sappiamo che i cittadini monopolitani ascoltano con attenzione e riflettono.

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