Monopoli: Il Comitato ” Salviamo la pineta di via Grandi” sull’abbattimento di alcuni alberi in città

Monopoli, il Comitato ” Salviamo la pineta di via Grandi”, in una nota dichiara

Nulla! Dico nulla frena la forza devastatrice di questa amministrazione.

La protesta dei cittadini per 23 pini abbattuti nella pineta di via Ariosto … dimenticata! Per ultimo, dopo gli innumerevoli alberi abbattuti dai viali e dai giardini di Monopoli in questi anni, lo scorso 7 febbraio è toccata ai falsi pepi del giardino di via Gobetti. Quale era la colpa di questi alberi trentennali che occupavano uno dei pochi spazi verdi di Monopoli? L’incuria degli stessi amministratori per cui le radici avevano sollevato una pavimentazione pedonale in blocchetti posati a secco, smontabili e rimontabili senza difficoltà e in grado di consentire negli anni agevoli manutenzioni. Bastava tagliare poche radici superficiali e allargare i “collarini” intorno ai tronchi diventati negli anni troppo stretti.

Sembra però che per l’amministrazione Annese gli alberi debbano essere inanimati:

  • meglio se sempre verdi per cui non cadono le foglie
  • meglio senza frutti perché sporcano
  • meglio con poche radici perché vanno seguite nel tempo
  • meglio che non producano resine per non rovinare le automobili
  • meglio che non debbano essere innaffiati perché avrebbero bisogno di acqua…. Da potare questo si…magari anche i pini che non ne hanno bisogno

Allora? Molto più facile tagliare. Gli alberi portano poco lustro e molto impegno ad una amministrazione che solo, ripeto solo a parole, per essere al passo con i tempi e non essere a meno di Comuni limitrofi molto più virtuosi dice di avere attenzione all’ambiente e si pregia di sventolare la bandiera blu per attirare i turisti. E ai monopolitani chi ci pensa? Immaginate se Roma tagliasse i suoi alberi centenari solo per ridurre le spese di manutenzione, cosa diventerebbe? Il cemento, l’asfalto sono molto più facili da gestire. Quale mente può pensare che sostituire un albero di 30 anni con uno giovane possa portare lo stesso beneficio all’ambiente ormai altamente inquinato della nostra martoriata e cementificata città? All’ombra di cosa si siederanno gli anziani che cercheranno refrigerio sulle panchine della piazza di via Gobetti, o i bambini che vorranno sfuggire alla strada?

Indifferenza, insensibilità nei confronti della natura e della sempre maggiore difficoltà che gli alberi affrontano per adattarsi ai capricci e all’incuria degli uomini. E dire che studi recenti indagano le reti sotterranee attraverso cui pare che gli alberi comunicano tra di loro e addirittura si soccorrono in momenti difficili. Coloro che volessero approfondire l’argomento trovano un articolo su “Nature”, affinché qualcuno non ripeta ciò che ebbe a dire tempo addietro l’Assessore ai lavori pubblici, con ingiustificata ironia, “sono diventati tutti esperti”. No, gentile Assessore, siamo solo persone che tengono al loro ambiente e si sforzano di difenderlo da coloro che, oltre a non essere esperti, non hanno nessun interesse a diventarlo.

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