Primarie PD, Bonaccini favorito dopo l’ esito del primo turno nelle circoscrizioni destinate agli italiani all’ estero.

C’è anche Monopoli in prima linea

 

Domenica prossima, le primarie per la scelta del nuovo segretario del PD giungeranno alla fase conclusiva e sarà possibile per tutti i cittadini italiani che hanno compiuto i 16 anni, andare a votare presso i gazebo allestiti per l’occasione. Per votare non è necessario essere iscritti al Partito Democratico. Anche la comunità del PD all’estero è stata ed è parte attiva in questa occasione di rilancio per il partito e in questa prima fase ha ampiamente scelto chi sostenere, vale a dire Stefano Bonaccini. Ne abbiamo parlato con Lafranco Fanti, coordinatore dei Comitati elettorali di Bonaccini (Estero-Europa) che non ha mancato di sottolineare la consistenza del PD all’estero, con ben 4400 iscritti. Le comunità italiane all’estero sono sempre più numerose e guardano con attenzione e interesse le vicende della madrepatria. All’estero con percentuali schiaccianti, si è imposta la candidatura di Bonaccini sulle altre tre proposte. “Il PD – ha commentato Lanfranco Fanti – si trova oggi a un bivio per quanto riguarda il profilo identitario da assumere e deve scegliere se rivolgersi ad uno specifico, seppur rispettabile segmento minoritario, o riprendere il suo spirito originario di partito che ambisce a guidare tutto il paese. Oggi la sfida è quella di coniugare tematiche diverse tra loro, ma di uguale importanza ed è necessario saper discutere di lavoro, ma anche di ambiente, di diritti sociali e diritti individuali, di energia e lgbt, e bisogna farlo con l’esperienza di uomini che sanno governare e sanno come fare, non con astratte posizioni ideologiche. Oggi si sente una grande esigenza di rinnovamento, di coinvolgimento di quelle persone che nel partito sono rimaste nell’ombra, ma che devono scendere in campo poiché sono in grado di governare”. A Fanti abbiamo chiesto come all’estero guardano la situazione del PD italiano, un partito in oggettivo declino verso il quale è evidente la disaffezione dell’elettorato. “Il PD – ha detto Fanti – all’estero è il primo partito. C’è un’altra Italia fuori dall’Italia. La 21^ regione vuole per il PD un segretario, presidente di regione, che prenda in mano il partito e con il suo pragmatismo lo riporti ad avere un’identità di partito di governo. Bonaccini è la persona giusta. Il PD ha pagato certamente le scelte di governo fatte anche per il bene del paese, ma ora è il momento di ripartire. Bonaccini vuole fare gli Stati Generali dell’Italia all’estero, vuole dar vita ad una grande costituente a Roma, interregionale. Il Pd fino ad oggi è stato visto troppo da punto di vista della responsabilità e non da quello dell’identità e la nostra credibilità è venuta meno”. Nel corso dell’intervista sono stati trattati anche temi molto attenzionati in Italia come quello dell’autonomia differenziata. “Vi sono questioni, come la Sanità e l’Istruzione – commenta Fanti – che devono restare di interesse nazionale e che non possono essere affidati alle regioni. Si questo Bonaccini è stato chiaro”. Ora la parola andrà a quanti domenica si recheranno ai gazebo per la scelta e la scelta ormai appare più che scontata tra Stefano Bonaccini, vittorioso tra gli iscritti al Pd, e Elly Schlein. A sostegno di Bonaccini anche il monopolitano Nicola Napoletano in veste di coordinatore per il Lussemburgo e tra i candidati papabili della lista a sostegno di Bonaccini anche un’altra monopolitana residente all’estero Patrizia Pagliarulo prima tra le donne e seconda in ordine di presentazione della lista per l’ assemblea nazionale del PD.

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