Home Cronaca Ferito per proteggere: i Generali Masciulli e Trombetti dal carabiniere eroe

Ferito per proteggere: i Generali Masciulli e Trombetti dal carabiniere eroe

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Ci sono ferite che richiedono tempo per rimarginarsi, e altre che restano come cicatrici dell’anima. Ma ci sono anche gesti che non si dimenticano, soprattutto quando nascono dall’istinto di proteggere gli altri. È per questo che, ieri, al Centro di Riabilitazione “Frangi” di Acquaviva delle Fonti, si è respirata un’atmosfera intensa, fatta di rispetto, gratitudine e umanità.

Il Generale di Corpo d’Armata Nicola Massimo Masciulli, Comandante Interregionale dei Carabinieri “Ogaden”, ha voluto tornare accanto a Carlo Piazzolla, il Luogotenente in quiescenza che il 26 settembre scorso, a Molfetta, non esitò a intervenire durante una rapina, rimanendo gravemente ferito. Un gesto istintivo, quasi naturale per chi ha indossato per una vita la divisa, ma che ha cambiato per sempre quella giornata di fine settembre.

Accompagnato dal Comandante Provinciale di Bari, Generale di Brigata Gianluca Trombetti, dal Comandante della Compagnia di Gioia del Colle, Maggiore Gabriele Favero, e dal Luogotenente Carica Speciale Domenico Soleti, il Generale Masciulli ha voluto verificare di persona i progressi del percorso riabilitativo del collega ferito.

L’incontro, avvenuto in un clima sobrio ma carico di significato, è stato l’occasione per rivolgere un saluto istituzionale e, insieme, un augurio personale in vista delle festività natalizie. Ma anche per ringraziare il personale sanitario che da settimane segue Piazzolla con professionalità e dedizione.

Il Generale ha espresso parole di forte apprezzamento per il comportamento del militare, sottolineando come coraggio e abnegazione non vadano mai in pensione: valori che, in quella mattina di fine settembre, hanno consentito di bloccare un malvivente armato e di evitare conseguenze ancora più gravi.

Una visita breve ma dal grande peso simbolico, che ricorda come, anche lontano dal servizio attivo, lo spirito dell’Arma continui a vivere in gesti che parlano più delle parole. E che la comunità di Molfetta, della provincia di Bari e dell’intera regione non ha dimenticato.

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