Dopo il debutto a Rovereto, il festival “Tre volte Lucy” arriva a Monopoli per la sua seconda tappa, trasformando la città in un vero e proprio laboratorio di idee e incontri culturali. Dal 17 al 21 ottobre 2025, tra la Biblioteca civica Prospero Rendella e il Teatro Radar, autrici, autori, editori e amici della rivista daranno vita a dialoghi, presentazioni e momenti di riflessione sul tema delle generazioni, filo conduttore di questa edizione.
Il festival parte dalla consapevolezza che il rapporto tra le generazioni non è mai lineare né semplice. Come sosteneva Gesualdo Bufalino, “nessuna ingratitudine è pari a quella di ciascuna generazione nei riguardi della precedente”, e forse proprio questo conflitto, questa tensione, ha reso possibile il progresso umano. Samuel Butler parlava del succedersi delle generazioni come di onde che si infrangono, ognuna preparata da quella che l’ha preceduta e destinata a cedere il passo a quella successiva. Ma cosa significa davvero “generazione”? La parola richiama istintivamente persone nate nello stesso periodo, ma indica anche condivisione, eredità, legami invisibili ma profondi tra passato, presente e futuro.
L’anteprima del festival si terrà venerdì 17 ottobre alla Biblioteca Prospero Rendella con Giulia Muscatelli, che presenterà Generazione tenerezza, un racconto sull’audacia emotiva dei più giovani, capaci di combinare fantasia e sensibilità per affrontare la complessità della vita. La sera, al Teatro Radar, il festival sarà inaugurato ufficialmente alla presenza del sindaco Angelo Annese, dell’assessore alla Cultura Rosanna Perricci e dei promotori dell’iniziativa. Subito dopo, Francesca Mannocchi e Nathan Thrall dialogheranno in Crescere in guerra, raccontando come le nuove generazioni in Israele e Palestina crescano tra l’eredità del passato e l’incertezza del futuro, dove ogni gesto quotidiano diventa resistenza e ogni memoria si intreccia con il desiderio di domani.
Il giorno successivo, sabato 18 ottobre, il festival proporrà al mattino un incontro con Kento, che parlerà di Rap, giovani, carcere, raccontando come la musica diventi linguaggio comune e ponte tra le generazioni, anche all’interno di un istituto penale minorile. In serata sarà la volta di Cecilia Sala, con il reportage I figli dell’odio, che intreccia tre grandi storie: la radicalizzazione in Israele, la distruzione della Palestina e il collasso dell’Asse della resistenza iraniana.
Domenica 19 ottobre, Nicola Lagioia presenterà Principianti, riflettendo sulla lunga e difficile esperienza dell’apprendimento, fatta di ostacoli, frustrazioni e piccoli trionfi quotidiani. Lunedì 20 ottobre, Matteo Lancini parlerà di La relazione non è un’azione, invitando adulti, insegnanti e genitori a riscoprire l’importanza di stare in relazione con i ragazzi, invece di cercare continuamente indicazioni su cosa fare per loro. Il festival si chiuderà martedì 21 ottobre con Alessandro Cattelan e il suo incontro Una nuova generazione di editori, dedicato al mondo dell’editoria contemporanea e a realtà emergenti come Accento Edizioni.
Tutti gli eventi sono gratuiti e ad ingresso libero fino a esaurimento posti. Con “Tre volte Lucy”, Monopoli diventa per cinque giorni una città di confronto e dialogo intergenerazionale, dove la cultura offre uno spazio per ascoltare, riflettere e prepararsi insieme alle onde future della società.