“Non ci sono risultati già scritti in partenza. Non ci sono destini già scritti. Ci sono il lavoro, la buona fede e la determinazione che si mettono nella battaglia. E’ questo che decide una competizione elettorale “. Ha esordito così Giorgia Meloni nel suo intervento di chiusura del comizio elettorale a sostegno del candidato della coalizione di centrodestra Luigi Lobuono, svoltosi presso il Teatro Team di Bari nella serata di lunedì 10 novembre 2025. Preceduta dagli interventi di Lobuono e dei big nazionali del centrodestra Maurizio Lupi (Noi Moderati), Matteeo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Forza Italia), dal palco della tecnostruttura barese, la Premier e leader di Fratelli d’Italia ha pungolato i 2000 sostenitori provenienti da tutta la Puglia a cercare il consenso nelle strade e nelle piazze della Regione per ottenere quella vittoria elettorale che ponga termine al ventennio governativo del centrosinistra. Una pura e semplice chiamata alle armi nel corso della quale, l’elencazione degli ultimi provvedimenti del Governo su scala nazionale, ha prevalso sulle cose da fare per la Puglia. Elevando la bellezza della stessa, Meloni si è limitata a dichiarare che per questa Regione ” abbiamo lavorato molto in questi anni, intervenendo nella Sanità per le liste d’attesa e nei Trasporti per gli ammodernamenti infrastrutturali”. Dalla Presidente del Consiglio, che ha rimarcato la longevità del suo esecutivo per essere il “terzo” su 68 governi nella Storia dell’Italia unita, si attendeva un discorso maggiormente incentrato sulle problematiche pugliesi. Così non è stato, forse anche per “non perdere l’aereo” – come da lei stesso più volte esternato – che l’avrebbe riportata a Roma nella stessa serata, per la ripresa dei lavori governativi.
Nicola Zuccaro
