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Polignano, bagni chiusi: l’affondo di Pellegrini contro la giunta Carrieri

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A novembre, quando la quiete torna sulle scogliere e i flussi turistici si diradano, Polignano a Mare continua comunque a vivere di accoglienza. Ma mentre la città rallenta, i disservizi restano. E uno, più di tutti, continua a fare rumore: i bagni pubblici ancora sbarrati. È su questo che il consigliere comunale Domenico Pellegrini, di Noi al Centro, punta il dito, denunciando quella che definisce “l’ennesima dimostrazione dell’inerzia amministrativa”.

Secondo Pellegrini, l’Amministrazione Carrieri sarebbe colpevole di non aver mantenuto le promesse fatte nei mesi scorsi, quando in Consiglio comunale si era parlato di un imminente bando per affidare la gestione delle toilette a cooperative. “Dopo gli annunci – afferma – è calato di nuovo il silenzio. Sono trascorsi tre anni dall’insediamento dell’Amministrazione e non si è riusciti neppure ad aprire i bagni pubblici, nemmeno quello nuovo, appena terminato in Piazza del Gelso”.

Un ritardo che, sottolinea il consigliere, sta alimentando il malcontento non solo dei residenti, ma anche dei visitatori che ancora arrivano in città anche nella stagione autunnale. “Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni – continua – da turisti che, pur pagando una tassa di soggiorno ormai vicina al milione di euro, non trovano alcun servizio igienico pubblico. È paradossale che una destinazione come Polignano, riconosciuta a livello internazionale, non possa garantire neppure un bagno aperto”.

Pellegrini inserisce il caso dei bagni pubblici in un quadro più ampio di mancanze amministrative, puntando il dito contro quella che definisce una totale assenza di programmazione. “Non è solo un problema di servizi igienici – ribadisce – ma il sintomo di una gestione che procede senza visione né pianificazione. Una città turistica non può improvvisare, deve assicurare servizi essenziali durante tutto l’anno, non solo nei mesi estivi o in occasione degli eventi vetrina”.

Il consigliere assicura che Noi al Centro continuerà a monitorare e denunciare le criticità amministrative, chiedendo interventi concreti: “Polignano dovrebbe essere un modello di efficienza e accoglienza. Invece, dopo tre anni, mancano ancora i servizi più elementari. È tempo che l’Amministrazione smetta di moltiplicare promesse e inizi a dare risposte reali”.

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