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Polignano a Mare ripensa sé stessa: vision e sostenibilità premiate a Europan 18

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Ci sono città che, più di altre, sembrano chiedere un nuovo respiro, un futuro capace di custodire la loro bellezza senza sacrificare la qualità della vita di chi le abita. È da questa esigenza che nasce Polymnia Futura, il progetto urbano che ha ottenuto una Special Mention alla XVIII edizione di Europan, la più prestigiosa competizione europea dedicata alla progettazione delle città del domani.

A firmarlo è un gruppo guidato dall’architetta polignanese Micaela Colella, insieme agli architetti Maurizio Barberio, Angelo Figliola e Khaled Gamal, che ha convinto la giuria internazionale per la capacità di coniugare visione strategica, ricerca progettuale e un’attenzione profonda al contesto locale.

Polymnia Futura affronta le criticità che negli ultimi anni hanno messo sotto pressione Polignano: la crescita del turismo, la congestione del traffico, la scarsità di abitazioni accessibili, la fragilità degli spazi pubblici. La proposta immagina una città più equilibrata e vivibile, con un sistema integrato di interventi pensato per migliorare la vita quotidiana dei residenti e allo stesso tempo gestire in modo sostenibile l’afflusso di visitatori. La strategia punta a ridurre il traffico nel centro mediante mobilità leggera, nuove connessioni ciclopedonali e autobus elettrici con tempi di percorrenza inferiori ai quindici minuti. Una scelta che dialoga con un’idea di città più verde: la rinaturalizzazione di oltre 24.000 metri quadrati di superfici impermeabili e la piantumazione di 300 nuovi alberi contribuiranno a creare ombra, mitigare il clima e ridurre i rischi idrogeologici.

Il progetto ridisegna quattro aree strategiche della città, legandole in un’unica infrastruttura urbana. Via Lepore diventa la nuova porta di accesso grazie a un parcheggio interrato da 220 posti auto e a una piazza verde in superficie, con un edificio di tre piani che ospita servizi turistici, gallerie commerciali e terrazze affacciate su Lama Monachile. Viale Trieste si trasforma in un corridoio verde con padiglioni arcuati che mitigano l’impatto dei binari e offrono spazi per mercatini e fiere, richiamando le architetture della tradizione pugliese. In via Marconi prendono forma nuovi alloggi a prezzi accessibili – pari al 70% del totale – integrati con servizi oggi mancanti come spazi commerciali, co-working, palestra, piscina, ambulatori e asilo nido, con una dotazione di 15 metri quadrati di verde per abitante. Infine, Villa Pinocchio diventa un parco realmente aperto alla città: spariscono le recinzioni e lungo via Papa Giovanni XXIII nasce una piazza urbana con edicola-libreria, bar, fontane e sedute in pietra locale.

Grazie alla Special Mention, il progetto accede ora alla fase successiva di Europan: un percorso di co-progettazione con l’amministrazione comunale e gli stakeholder del territorio, finalizzato a tradurre la visione in linee guida operative. “Polymnia Futura è un modello di sviluppo che permette a Polignano di accogliere i visitatori preservando la propria identità e garantendo ai residenti spazi e servizi di qualità – spiega l’architetta Colella –. È un equilibrio necessario, che richiede visione strategica e strumenti adeguati. Il progetto può diventare un laboratorio per sperimentare nuovi modelli di città mediterranea, resiliente e inclusiva.”

Un futuro possibile, insomma, che mette insieme radici e innovazione, lasciando intravedere una Polignano capace di guardare avanti senza smarrire la sua anima.

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