Ci sono luoghi che, quando cala dicembre, sembrano trattenere il fiato. A Monopoli il Castello Carlo V è uno di questi: massiccio, antico, aperto sul mare, ma capace – con la luce giusta – di trasformarsi in un tempio silenzioso dove l’arte incontra il senso più profondo del Natale. È in questo spazio carico di memoria che sabato 6 dicembre, alle 18, prende vita “Via di Luce”, la nuova mostra realizzata dagli studenti e dai docenti del Liceo Artistico “Luigi Russo”, che quest’anno firma un percorso espositivo capace di unire tradizione e contemporaneità con uno sguardo sorprendente.
L’iniziativa si inserisce nella consuetudine dell’Avvento, quando presepi e rappresentazioni artistiche popolano chiese e luoghi simbolo della città. Ma questa volta il presepe non c’è – almeno non come lo immaginiamo. L’intero Castello diventa il contenitore di un viaggio che si ispira alla Natività senza raccontarla in modo canonico: niente statuine, grotte o pastorali. Al loro posto, installazioni contemporanee, linguaggi concettuali, materiali che diventano simboli, riflessi, ombre e proiezioni che dialogano con lo spazio.
Il percorso, pensato come un cammino ascensionale, parte dal basso: dalla terra, rappresentata da un grande tappeto che simboleggia comunità e radici. Da lì si sale sala dopo sala, attraversando immagini che interrogano il presente, mani fragili che evocano la preghiera, figure sospese che raccontano l’attesa, fino agli ambienti finali dove la luce diventa protagonista assoluta. Una progressione che conduce idealmente “verso l’alto”, verso una dimensione più luminosa e spirituale.
Ogni ambiente è un frammento narrativo: la comunità, l’annuncio, il cammino, la rivelazione. Il presepe non è rievocato nelle forme, ma nella struttura simbolica del racconto. Così la mostra diventa una meditazione visiva che riattiva il senso originario del Natale: un movimento che va dall’ombra alla luminosità, dalla materia alla contemplazione.
«È stata una sfida vera», commenta il dirigente del Liceo Artistico, prof. Adolfo Marciano. «Sono orgoglioso del coraggio dimostrato da studenti e docenti nell’affrontare un tema universale come il Natale senza cadere nei cliché, ma accostandosi al mistero della Natività con rispetto e profondità. Realizzare un allestimento così complesso, che ha richiesto il lavoro creativo di tutte le classi e dei docenti, è stata un’impresa straordinaria».
Marciano ricorda uno per uno gli insegnanti coinvolti: «Il prof. Cocozza per pittura e video art, il prof. Damato per le immagini create con l’intelligenza artificiale, i professori Cimaglia, Grassi e la prof.ssa Quaranta per le sculture, le prof.sse Morea e Di Bello per i tessuti. A loro, e a ciascuno degli studenti, va il mio ringraziamento».
Un riconoscimento è rivolto anche all’Amministrazione comunale, «in particolare all’assessore alla Cultura Rosanna Perricci, che ha voluto fortemente questo progetto e ha messo a disposizione gli spazi del Castello».
L’inaugurazione sarà arricchita dall’esibizione di una band di ottoni del Liceo Musicale “Luigi Russo”, impegnata in un programma interamente dedicato alla tradizione natalizia: un modo per unire arti visive e musica in un’unica atmosfera suggestiva.
La mostra “Via di Luce” resterà aperta tutti i giorni – escluso il lunedì – con i seguenti orari: 10-13 e 17-20, per l’intero periodo delle festività natalizie e di fine anno. Un percorso che promette di accompagnare i visitatori attraverso un Natale diverso, fatto di introspezione, visione e arte.
















