Il candidato Brescia si presenta alla città
Mi chiamo Pietro Brescia, sono consigliere comunale della civica Riprendiamoci Monopoli e ho deciso di candidarmi a sostegno di Antonio Decaro.
Ad agosto, quando Decaro venne a Monopoli — ancora non candidato — lo fermai e gli dissi: “Se ti candidi come Presidente, io sarò in una lista a tuo sostegno.” Da allora ci sono stati contatti, telefonate, confronti: ho cercato il modo di esserci, mantenendo però quella indipendenza a cui tengo profondamente, perché credo che la politica debba restare vicina alla gente, non alle segreterie di partito.
Le mie priorità sono chiare: salute, ambiente, sicurezza, diritto alla casa e tutela del territorio.
So bene che non sarà facile competere con chi ha alle spalle partiti nazionali e risorse economiche importanti. Ma ho fiducia nel lavoro fatto in questi anni, tra la gente, ascoltando i problemi reali e costruendo un rapporto diretto con il territorio e con chi ogni giorno affronta le difficoltà della vita.
Mi preoccupa profondamente l’astensionismo che dilaga, figlio di una politica che troppo spesso pensa solo ai propri interessi o a quelli di poche categorie privilegiate. Serve una rinascita della passione per la politica, quella vera, fatta di ascolto, onestà e competenza.
Conosco bene i problemi della sanità, e sono convinto che senza salute non ci sia futuro. Così come non c’è futuro senza una regione sana, che si occupi seriamente di inquinamento, dissesto idrogeologico, crisi idrica e fragilità del territorio.
Un altro tema che mi sta a cuore è quello della casa: troppe famiglie e troppi giovani vivono la difficoltà di trovare o acquistare un’abitazione. E poi ci sono i più fragili, che ogni giorno si scontrano con barriere architettoniche e sociali che dovrebbero essere già state superate.
La sicurezza è un altro capitolo su cui lavoro da anni: dalla lotta alla delinquenza alla sicurezza stradale, fino alla carenza di forze dell’ordine che rende difficile garantire tranquillità ai cittadini.
E non posso non parlare del tema dei rifiuti e delle discariche, visibili e nascoste, che creano problemi igienico-sanitari e d’immagine. Non possiamo affrontarli solo in emergenza o sotto elezioni: serve una programmazione seria e una lotta vera contro l’inciviltà.
Per questo vi dico: andiamo a votare. Se non lo facciamo, saranno altri a decidere per noi. Lamentarsi è comprensibile, ma prima di tutto dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.
La matita è il mezzo più potente che abbiamo per cambiare il nostro presente e costruire un futuro migliore per tutti.














