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La reliquia di San Carlo Acutis ha lasciato Monopoli

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Carlo Acutis è famoso per essere stato canonizzato come santo, essendo il primo santo “millennial” e considerato un “cyber-apostolo” per il suo uso di internet per diffondere la sua fede. È stato riconosciuto santo dalla Chiesa dopo la sua morte nel 2006 per leucemia fulminante, avvenuta all’età di 15 anni. Il suo culto è diffuso a livello mondiale e il suo corpo riposa ad Assisi. È stato un grande onore e privilegio per la città di Monopoli ospitare la reliquia del giovane santo, un frammento del suo cuore, presso la Basilica Cattedrale di Maria Santissima della Madia. San Carlo rappresenta un modello per i giovani nell’era digitale, offrendo un esempio di vita cristiana vissuta con fede e coraggio, anche di fronte alle difficoltà e sono stati tanti i bambini e i ragazzi che hanno incontrato la reliquia del Santo, in questi giorni di soggiorno monopolitano, nel corso dei vari incontri organizzati dai sacerdoti. Nel corso della Santa Messa domenica, il rettore della Cattedrale don Gaetano Luca ha ricordato le ultime parole del giovane ragazzo, “sono destinato a morire”, in riferimento al suo destino nel video girato poco prima della morte e della diagnosi della malattia fulminante. I miracoli riconosciuti per la canonizzazione di Carlo Acutis sono due: la guarigione del bambino brasiliano Matheus Vianna affetto da “pancreas anulare” e quella della studentessa costaricana Valeria Valverde, guarita da un grave trauma cranico. A San Carlo Acutis i fedeli monopolitani accorsi in cattedrale hanno affidato i loro pensieri. Con la cerimonia conclusiva a cura del vescovo mons. Favale, in occasione del Giubileo delle famiglie, la reliquia del Santo ha lasciato la città, nella speranza che la vita di San Carlo possa essere da esempio per i giovani.

Cosimo Lamanna

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