Home Politica Monopoli, tre consiglieri lanciano l’allarme: “Palazzo di Città non è più sicuro”

Monopoli, tre consiglieri lanciano l’allarme: “Palazzo di Città non è più sicuro”

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C’è un grido silenzioso che attraversa i corridoi di Palazzo di Città. È quello dei dipendenti comunali che, da tempo, svolgono il loro lavoro tra infiltrazioni d’acqua, odori di umidità e stanze che raccontano più l’abbandono che la dignità dovuta a chi ogni giorno garantisce servizi ai cittadini. Una situazione che oggi torna al centro del dibattito politico dopo la lettera, firmata da 22 impiegati, inviata al Sindaco e per conoscenza ai consiglieri comunali. Una lettera che non arriva all’improvviso, ma che è l’ultimo atto di un disagio segnalato da anni.

Secondo quanto riferiscono i lavoratori, già da due anni sarebbero state evidenziate al Sindaco, all’assessore ai Lavori pubblici Cristian Iaia e al dirigente del settore, l’ingegnere D’Onghia, le condizioni di possibile precarietà statica e di evidente insalubrità degli ambienti al primo piano dell’edificio storico. Le criticità sarebbero legate a un’ampia e evidente infiltrazione di acqua piovana proveniente dal solaio di copertura, una situazione che avrebbe progressivamente peggiorato le condizioni degli uffici.

Anche alcuni consiglieri comunali, in più occasioni, avevano ribadito l’urgenza di intervenire, non solo per ripristinare la funzionalità degli spazi, ma per tutelare un luogo simbolico per la città e di rilevante valore storico e architettonico.

Ora, di fronte alla nuova sollecitazione dei dipendenti, i consiglieri Silvia Contento (Partito Democratico), Angelo Papio e Maria Angela Mastronardi (Manisporche-SI) esprimono pubblicamente la propria solidarietà ai lavoratori «per le condizioni ambientali in cui sono costretti a svolgere le loro mansioni» e per essere rimasti «a lungo inascoltati dal Sindaco e da chi avrebbe dovuto intervenire».

Contestualmente, gli stessi consiglieri hanno inviato una richiesta formale al primo cittadino e agli altri soggetti competenti per conoscere lo stato delle indagini già avviate e il cronoprogramma dei lavori necessari. In particolare, chiedono se l’amministrazione stia predisponendo interventi urgenti e temporanei, ritenuti ormai indispensabili e propedeutici al risanamento complessivo degli ambienti, anche attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive.

La conclusione del documento è netta: se non dovesse arrivare un impegno concreto e tempestivo per avviare i lavori, i consiglieri annunciano che si rivolgeranno all’Ispettorato del lavoro, aprendo di fatto un nuovo fronte istituzionale.

Una vicenda che riporta al centro il tema della sicurezza nei luoghi pubblici e delle condizioni in cui operano i dipendenti comunali. E che, in attesa di risposte, continua a gravare sul quotidiano di chi Palazzo di Città lo abita ogni giorno non per scelta, ma per servizio.

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