Ci sono storie che non si limitano a essere raccontate: arrivano dritte al cuore, come onde che non smettono di tornare. E ci sono uomini che, per una vita intera, scelgono di restare sulla riva ad accoglierle. Uno di questi è Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, voce instancabile di umanità in un Mediterraneo che troppe volte diventa frontiera di sofferenza e speranza.
Venerdì 12 dicembre, alle 18.30, Bartolo sarà ospite del primo appuntamento della seconda edizione di “Dialoghi con(tro) il mondo”, la rassegna curata dall’Associazione Lavori in Corso, negli spazi di Spazio 25, in Piazza XX Settembre 19. Un incontro pubblico che segna l’avvio di un percorso culturale pensato per leggere il nostro tempo, ascoltando chi ogni giorno lo attraversa con responsabilità e coraggio.
Il medico – Europarlamentare dal 2019 al 2024 – ripercorrerà la sua esperienza umana e professionale attraverso le pagine di “Lacrime di sale”, il libro scritto nel 2016 con la giornalista Lidia Tilotta e pubblicato da Mondadori. Un racconto che intreccia dolore e rinascita, tragedie quotidiane e gesti di salvezza, mostrando l’umanità che resiste anche nelle situazioni più estreme.
Nella società plurale di oggi, dove la diversità dovrebbe essere vissuta come un valore e non come una barriera, la testimonianza di Bartolo diventa una bussola. Il suo lavoro a Lampedusa – primo approdo nel Mediterraneo – è stato, e continua a essere, la dimostrazione concreta di cosa significhi interpretare i bisogni di una comunità globalizzata: riconoscere l’altro, accoglierne la storia, dare dignità a ogni volto.
Parlare di migrazioni senza paura, abbandonare la logica del controllo e riportare al centro l’umanità: questa la sfida che Bartolo rilancia a ogni incontro, offrendo strumenti per leggere un fenomeno complesso senza semplificazioni né pregiudizi.
A moderare la serata sarà Filippo Linzalata, dell’Associazione Lavori in Corso.
Un dialogo necessario, oggi più che mai, per capire il mondo. E forse, anche un po’ noi stessi.
