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Pino Pascali, il genio tra arte e televisione: a Polignano la mostra dal 1956 a oggi

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Novant’anni di creatività e innovazione celebrati nelle sale del museo cittadino: apre il 19 ottobre la mostra “Pino Pascali. Dal 1956 ad oggi”, un percorso dinamico e mutevole che ripercorre la carriera di uno degli artisti più rivoluzionari dell’arte contemporanea. L’esposizione resterà aperta fino al 31 dicembre 2026.

Il progetto si apre con una ricostruzione dello studio di Pascali, con oggetti e strumenti che raccontano la quotidianità dell’artista, e ripercorre gli esordi nelle piccole mostre collettive dell’Accademia di Belle Arti di Roma fino alla prima mostra personale. Un focus speciale è dedicato alla collaborazione con la Lodolofilm, insieme a Sandro Lodolo, Giuliano Cappuzzo e Niso Ramponi (Kremos), con cui Pascali realizza caroselli pubblicitari e sigle televisive per la Rai, tra cui la celebre trasmissione Studio Uno.

Le sale mostrano come il lavoro creativo tra Pascali e Kremos abbia generato uno stile riconoscibile, fresco e innovativo, capace di influenzare la grafica pubblicitaria e televisiva ancora oggi. Contemporaneamente, Pascali sviluppa la sua carriera artistica nella scultura, creando opere che hanno segnato la scena artistica italiana e internazionale.

La mostra, che si articola in diverse sezioni, presenta oltre novanta opere, tra cui i primi autoritratti, il Piano di costruzione di una balena (1966), e collaborazioni come Senza titolo (1959) con Renato Mambor. Un capitolo è dedicato alle scenografie e ai costumi per RAI e fiction musicali come Primula Rossa, I tre Moschettieri e L’Odissea, comprese le coreografie delle Gemelle Kessler.

Il percorso espositivo ripercorre anche le mostre internazionali, dalla galleria Alexander Jolas di Parigi (1967) alla personale alla Galleria La Tartaruga (1965), fino ai capolavori della Fondazione Pascali, come I Cinque bachi da setola e un bozzolo, esposti per la prima volta nel 1968.

La mostra rappresenta così un’occasione unica per approfondire la vita, le intuizioni artistiche e la versatilità di Pino Pascali, tra arte visiva, scenografia e sperimentazione televisiva.

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