Eletto nelle passate consultazioni elettorali con 6.022 preferenze, nella lista di Foraza Italia per Fitto Presidente, Stefano Lacatena, esponente politico di centro destra a livello monopolitano, che tuttavia aveva ottenuto dal Presidente uscente Michele Emiliano la delega per le materie “Paesaggio e Urbanistica, Pianificazione territoriale, Assetto del territorio” e che riteneva scontata la sua candidatura nelle fila del centro sinistra a sostegno di Decaro delle prossime consultazioni regionali, si è visto “stoppare” la sua candidatura proprio dal’ex sindaco di Bari, parlamentare europeo e candidato presidente. Lo ha riferito in una conferenza stampa e riportato da numerosi organi di stampa, lo stessio Lacatena che non ha nascosto la sua amarezza, qualificando l’accaduto come “disumano e un atto di una violenza unica”. “Antonio ha deciso di non volermi candidare e non so perché”, avrebbe riferito, ma probabilmente sono le sue stesse affermazioni a rappresentare una risposta: “io sarò da un’altra parte – riportano alcune testate – a guardarlo e a lavorare per costruire insieme a tanti amici il nuovo centrodestra in Puglia”. La logica politica vuole che ci siano degli schieramenti ben precisi e non la politica dei due piedi in una scarpa. Probabilmente Antonio Decaro, in piena discontinuità con il suo predecessore, ha voluto dare un segnale preciso negando a Lacatena la possibilità di candidarsi con una casacca che non gli appartiene anche in ragione della storia politica dell’aspirante consigliere. Insomma forse è l’avvocato Lacatena che dovrebbe scegliere da che parte stare, quale ideale politico sostenere e candidarsi per portare avanti gli ideali in cui crede. Una scelta forte, quella di Decaro, chiesta a gran voce anche da diversi candidati di centro sinistra monopolitani che si erano opposti alla reiterazione di quella scelta di Emiliano definita dai più “anomala”.
Cosimo Lamanna















