“Ulivi millenari” patrimonio Unesco, perché non presentare la candidatura di Monopoli?

I comuni di Fasano, Carovigno e Ostuni si stanno adoperando per richiedere il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco per gli ulivi secolari. L’idea del Rotary International e i sindaci dei tre comuni si sono già incontrati con l’obiettivo di avviare l’iter burocratico. Gli ulivi secolari sono diventati un vero e proprio simbolo della Puglia, giganti millenari ormai sempre di più fonte di interesse turistico, più che di produzione agricola. Di qui l’idea di proporli a Patrimonio Unesco, con l’obiettivo di incentivare la loro tutela. Nel pomeriggio di oggi, presso l’Istituto tecnico agrario “Pantanelli” di Ostuni, si riuniranno nuovamente i principali attori locali, che sostengono la candidatura all’Unesco del paesaggio degli ulivi millenari di Fasano, Ostuni e Carovigno.  Gli uliveti secolari presentano alcuni esemplari plurimillenari e ognuno di essi, per forma, dimensione e inserimento nel paesaggio rurale, rappresenta un monumento archeologico della natura oltre che un vero reperto archeologico vivente. “Il Paesaggio mediterraneo della Piana degli Ulivi Millenari di Puglia”, sarà questa la denominazione della candidatura Unesco. Ma perché Monopoli non si muove in tal senso, perché non proporre anche i bellissimi ulivi secolari della nostra terra? Le ampie distese di ulivi secolari della Masseria Conghia o della Masseria Spina, ad esempio, oltre ai tanti esemplari ubicati lungo la costa meriterebbero uguale attenzione. Si spera che gli amministratori monopolitani possano adoperarsi in questa direzione tenendo conto anche degli indubbi risvolti di carattere turistico di un tale riconoscimento. C’è tempo fino al 28 febbraio per presentare le candidature. Cosa si aspetta?

Cosimo Lamanna