Corpo Forestale dello Stato: il M5S contro lo smantellamento

Difesa dell’ambiente, sicurezza alimentare e anche l’affaire Xylella in Puglia tra i compiti del Cfs sulle cui prerogative L’Abbate (M5S) promette dura battaglia in Parlamento

L’attuazione della legge delega sulla Pubblica Amministrazione, all’esame del Senato, farà scendere i corpi di polizia da cinque a quattro, con lo smantellamento del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento nelle altre forze. A confermarlo lo stesso ministro Marianna Madia. Il provvedimento approderà in Aula a Palazzo Madama dal 31 marzo al 2 aprile. Il Corpo, istituito nel lontano 1822, può contare solo su 7.615 unità, su di un totale di 278.461 dipendenti delle forze di polizia (dato 2013), e su circa 1.000 stazioni dislocate nelle zone rurali e montane, con comandi provinciali e regionali in 15 Regioni, per un totale di 1.200 strutture. L’ultima legge di riordino del Cfs è la n. 36/2004 e la competenza sui compiti e obiettivi del Corpo è affidata al ministero dell’Ambiente. La legge 4/2011 ha previsto la costituzione delle sezioni di polizia giudiziaria del Cfs presso procure e tribunali: una novità che impegna circa 300 forestali con effetti negativi sull’organico, che oggi presenta una scopertura media del 15%. Lo stesso generale Costa, alla guida del Corpo, ha dichiarato di essere “senza parole” di avere “tanta tristezza e amarezza” per la decisione di Palazzo Chigi e ha affermato di “comprendere oramai che l’ambiente per tanti non è una priorità”. Ma ad opporsi allo smantellamento è anche il Movimento 5 Stelle.

Tra i suoi compiti, il Corpo Forestale dello Stato non ha solo quello di sorvegliare i parchi e le aree naturali, di monitorare le discariche incontrollate e gli sversamenti illegali, ma svolge anche funzioni fondamentali di polizia venatoria ma, soprattutto, di sicurezza alimentare – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – Il compito di reprimere le frodi in danno degli imprenditori onesti del Paese è fondamentale per difendere uno dei settori più importanti del sistema produttivo nazionale, ovvero quell’agricoltura di qualità che dovrebbe essere al centro del dibattito pubblico e politico almeno nell’anno dell’Expo dedicato all’alimentazione”.

Basti pensare alle ultime indagini sul falso olio extravergine o sul pane spacciato per “Dop di Altamura”. Secondo il “Rapporto ecomafie 2014” di Legambiente, poi, il Cfs nel 2013 ha svolto oltre 11.000 inchieste ambientali mentre la Polizia di Stato, non specializzata nel settore ambientale, appena 65. Al Corpo è stata anche affidata la gestione dell’affaire Xylella fastidiosa in Puglia, nominando il Commissario Silletti.

L’Eurogiust, che ci chiede di approvare una legge sui reati ambientali nel codice penale da decenni, fa pressioni all’Italia anche per la formazione di un corpo nazionale di polizia ambientale specializzato e coordinato a livello europeo con le forze degli altri Stati Membri. Ma la risposta del Governo Renzi – prosegue L’Abbate (M5S) – è quella di smantellare il Corpo Forestale dello Stato. Da mesi, abbiamo depositato sia una proposta di legge sia una mozione, a prima firma della senatrice Paola Nugnes (M5S), per salvaguardare le competenze e le specificità del Corpo. Non potremo soprassedere su una decisione così scellerata del Governo Renzi e saremo in prima linea per garantire la difesa dell’ambiente e della sicurezza alimentare, minata più e più volte da questo Esecutivo”.