Giovani e relazioni positive, il progetto ASL nelle scuole del Burundi

Torna per il secondo anno consecutivo l’appuntamento in Burundi con il progetto di formazione per i docenti “Emozioni in ballo”, organizzato dalla Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza della ASL di Bari per promuovere il benessere psico- fisico e la competenza emotivo-relazionale degli studenti in Africa.

Il Burundi ha aderito al progetto voluto dal dottor Vito Lozito, direttore della NPIA, con lo staff coordinato dalla dottoressa Filomena Dell’Orco, psicologa e psicoterapeuta nonché responsabile scientifico del programma attraverso Suor Jeanne d’Arc Kamikazi della Congregazione delle Suore Bene-Umukama del Burundi, che ha agito da intermediario tra il Burundi e l’Italia.

“Abbiamo supportato gli studenti – spiega Lozito – nel processo di acquisizione delle life skills, le competenze per la vita, come previsto dall’OMS e migliorare il clima emotivo e relazionale dell’intero gruppo classe. Questo scambio ci ha permesso non solo di offrire uno strumento ai docenti africani per migliorare le relazioni con i loro alunni – prosegue – ma anche di acquisire da parte nostra una maggiore competenza nel valutare e interpretare i gesti e le azioni dei tantissimi ragazzi di origine straniera che afferiscono nei nostri centri. È possibile dunque, grazie alla interculturalità di questa attività, distinguere tra disagio e patologia mentale”.

Quest’anno la formazione online è stata destinata non solo ai docenti del centro Chiara Luce come l’anno scorso, ma il cerchio si è allargato ad altre figure professionali vicine al campo della formazione: psicologi dell’Associazione degli Psicologi senza Vacanze, psicologi professori dell’Università dei Grandi Laghi (UGL), membri del Quadro Associativo di Solidarietà del Burundi (CASOBU), due  rappresentanti degli avvocati d’elezione per la difesa delle vittime di violenza di genere e dei bambini in conflitto con la legge.

“Grazie alla collaborazione di queste nuove categorie – ha detto la dottoressa Dell’Orco – la nostra formazione è diventata molto ricca perché ha approfondito la nozione di emozioni di base con un metodo interdisciplinare e transdisciplinare. La metodologia utilizzata – ha aggiunto la psicologa- durante la formazione è stata esperienziale e partecipativa attraverso diversi laboratori per promuovere la consapevolezza e l’espressione corporea, orientata alla prevenzione del disagio psicologico. Pertanto, il lavoro su se stessi, condiviso con il gruppo, all’interno di questi laboratori, offre ai partecipanti una nuova prospettiva sul mondo interpersonale dal punto di vista della prevenzione e del benessere”.

Il tema del percorso formativo è stato “Emozioni in ballo” e ha puntato a rafforzare la consapevolezza delle emozioni: conoscere le diverse emozioni, esprimerle utilizzando i mezzi espressivi appropriati, sentire e identificare l’emozione stessa, discernere le cause, oltre che consolidare la capacità di regolare le proprie emozioni, come imparare a canalizzare i propri impulsi, adattare le proprie reazioni emotive ad ogni situazione.

“Oggi, dopo l’esperienza del Covid – ha concluso Dell’Orco – e di tutte le restrizioni anche comportamentali che ha determinato la pandemia, diventa fondamentale acquisire le competenze per instaurare relazioni positive con il contesto”.

Studenti e docenti sono stati messi nelle condizioni di aumentare la capacità di percepire le emozioni degli altri: sviluppare l’empatia attraverso la capacità di osservare, ascoltare, identificare e comprendere meglio le emozioni degli altri per un’adeguata comunicazione e collaborazione.

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