Trivellazioni, inascoltata la voce della Regione Puglia

La Regione Puglia, sin dal primo momento, si è opposta con forza e convinzione alle trivellazioni petrolifere nell’Adriatico che, potrebbero davvero mettere in ginocchio l’economia regionale con oggettivi pericoli per l’ambiente. L’atteggiamento regionale, peraltro, non sembra destinato a cambiare visto che Michele Emiliano, già prima di essere eletto Governatore della Regione, ha rimarcato più volte la sua contrarietà alle trivelle nel Mare Adriatico:<<il Partito Democratico della Puglia è contrario da sempre alle trivellazioni petrolifere nel Mare Adriatico – aveva asserito Emiliano – la mia, peraltro, è una posizione radicale che sostengo da anni. Il 6 ottobre 2012 ero a Manfredonia alla manifestazione promossa dalla Rete NO TRIV per ribadire che il nostro modello di sviluppo non può puntare sull’apertura, nell’Adriatico, di un parco estrattivo di petrolio, sostanza che aggraverebbe l’effetto serra e le immissioni di CO2 e che inquinerebbe irrimediabilmente uno dei mari più belli e puliti del mondo. Lo sto ripetendo ovunque: ogni popolo ha il diritto di stabilire cosa fare dei beni che la natura gli ha donato. Io sono tra coloro che non vogliono vedere la propria regione bucherellata alla ricerca del petrolio, al prezzo della distruzione dell’ecosistema marino, di danni e conseguenze incalcolabili per la pesca, l’economia, il turismo. È una questione di identità: noi pugliesi non abbiamo correlazioni con il petrolio ma con il mare, l’aria pulita, la bellezza dei luoghi e con persone che vogliono vivere in armonia con la nostra meravigliosa terra. Se dovessi diventare presidente della regione mi opporrò con ogni mezzo giuridico e istituzionale alle trivellazioni>>. Questa la posizione allora espressa da Emiliano e, secondo quanto riferisce la monopolitana Marilù Napoletano, <<questa posizione non solo non è cambiata, ma si è addirittura rafforzata>>. La battaglia del No Petrolio non è finita e il fronte del NO, presto, potrebbe essere chiamato a scendere nuovamente in campo a sostegno del Governo Regionale. Renzi è avvisato, dopo la “Buona Scuola” lo attende un’altra ferrea opposizione.

Cosimo Lamanna