Monopoli: il genio e il mare

In occasione della personale dell’artista monopolitano Gianni Comes, non riesco a trovare accostamento migliore di termini che quello tra il genio e il mare. Già, perché in questi due termini, a mio parere p racchiusa l’essenza stessa delle opere di Comes, del quale in più occasioni abbiamo decantato la straordinaria umiltà e il suo senso di attaccamento alla sua Monopoli, al suo lavoro, al mare, attaccamento che si traduce in una poetica produzione artistica. Ma di fronte alla nuova produzione artistica che sarà presentata presso la chiesa di San Pietro e Paolo nel centro storico di Monopoli a partire dal 6 dicembre prossimo, con inaugurazione alle 18.30, non si può non evidenziare la forza di quello che può a giusta ragione essere considerato un vero e proprio genio artistico, per la sua straordinaria forza innovativa, per la sua capacità di ideare e sperimentare sempre nuove tecniche e produzioni artistiche capaci di utilizzare materiali per altri inutili all’arte come un’incerata, una vecchia tenda da camera, una corda, il tutto ravvivato con i classici e forti colori delle produzioni di Comes. Presso la chiesa di San Pietro l’artista monopolitano proporrà in anteprima i suoi “fari” che non sono una semplice immagini paesaggistica, ma uno straordinario mix di reale e simbolico che insieme si fondono in opere da “leggere” e interpretare. <<Credo che il racconto sia lo scopo dell’arte – dice Leonardo Di Venere – Guardare i lavori di Gianni Comes è leggere il racconto della sua vita liberata dalla necessità di vivere ….. Anima, occhio e mano sono le sue impronte>>. Il resto lo lasciamo alle impressioni del visitatore. La mostra sarà visitabile dal 6 al 16 dicembre 2014 presso la chiesa di San Pietro a Monopoli.

 

Cosimo Lamanna