Monopoli: lettera aperta delle R.S.U. dell’IISS “Galileo Galilei”

Cari studenti, cari genitori e cari cittadini,

il 10 e l’11 giugno avrebbero dovuto svolgersi gli scrutini di venti classi del nostro Istituto, ma molti docenti della nostra scuola hanno deciso di aderire ad uno sciopero, per cui questi dovranno essere svolti in date da definirsi successivamente.

Lo scrutinio è da sempre un momento fondamentale per tutto il mondo della Scuola perché, in questa occasione, si valuta il lavoro degli studenti di un intero anno e ci si autovaluta come docenti, come consiglio di classe e come scuola. Pochissime volte nella storia della scuola si è deciso di interrompere questo rituale con uno sciopero.

Capite bene che prendere una simile decisione non è stata una cosa semplice, ma abbiamo deciso di farlo perché vogliamo esprimere il nostro dissenso verso una Riforma (in questi giorni in discussione al Senato) che, se dovesse diventare legge, paralizzerebbe la Scuola. Questa Riforma, sponsorizzata da manager e banche, creerà scuole di serie A per i ricchi e di serie B per i poveri, scuole efficienti al Nord e nelle grandi città e scuole in affanno al Sud e nelle periferie. Di conseguenza, nei contesti sociali già deprivati aumenterà la dispersione scolastica, mentre chi può permettersi di iscrivere i propri figli ad una scuola privata, godrà di grossi sgravi fiscali pagati dallo Stato, quindi da ciascuno di noi, contrariamente a ciò che prevede la Costituzione Italiana.

Con questa Riforma vengono cancellati i diritti di chi lavora nella scuola, giorno dopo giorno, con passione e dedizione. Verrà creato un sistema con un capo assoluto (il preside), cancellando ogni forma di partecipazione e dialogo democratico. Il mondo della scuola verrà corrotto dal clientelismo nella scelta e nella valutazione dei docenti; verrà piegato ad una cultura della valutazione del prodotto (pensate alle prove INVALSI), con la logica della competizione spietata e non di una valutazione, che tenga conto delle capacità dei singoli studenti, delle loro diversità e della loro crescita. I privati, con i loro fondi, potranno entrare nelle scelte della scuola, influenzandone la vita stessa.

Nessun Governo fino ad ora aveva mai pensato ad una Riforma così deleteria, che stravolgesse l’idea stessa di istruzione, passando da una scuola che forma cittadini in grado di operare scelte critiche e ragionate, ad una scuola-azienda che forma lavoratori pronti per l’uso, macchine non pensanti, semplice manovalanza senza spirito critico. Una Riforma che vìola ben sei articoli della Costituzione Italiana.

Nel frattempo i fondi per l’istruzione vengono ulteriormente tagliati, mentre noi insegnanti siamo costretti a lavorare con uno degli stipendi più bassi in Europa, ospitando tanti studenti in classi super affollate (contro ogni norma di sicurezza), in edifici pericolosi e pericolanti.

Sono anni che chiediamo disperatamente una Riforma che risolva i tanti problemi del nostro sistema d’istruzione, ma c’è bisogno di due presupposti fondamentali perché questa sia efficace:

1)    lo Stato deve investire di più. Oggi l’Italia dovrebbe investire circa 17 miliardi di euro per allinearsi alla media dei paesi europei nel rapporto tra PIL e investimento nell’istruzione;

2)    deve essere scritta da coloro che nel mondo della scuola ci lavorano e ci vivono tutti i giorni, perché solo i dirigenti, il personale ATA, i docenti, gli studenti e i loro genitori ne conoscono davvero i problemi e possono trovare le soluzioni.

Noi docenti stiamo scioperando per far sentire la nostra voce ad un Governo sordo, che ha deciso di non dialogare con nessuno, che non si è fermato neanche di fronte a più di seicentomila persone, tra lavoratori del mondo della scuola, studenti, genitori e semplici cittadini, che il 5 maggio scorso, in occasione del più grande sciopero mai fatto nella storia della scuola (adesione oltre l’80%), sono scese in tante piazze italiane per urlare il proprio NO ad una legge incostituzionale e distruttiva.

Oggi scioperiamo per salvare la Scuola.

Oggi scioperiamo per tutti voi.

 

Le RSU dell’IISS “Galileo Galilei” di Monopoli