Rapporto Ecomafia 2015. Introna: “Puglia in testa ma l’accordo-quadro funziona”

Il Rapporto Ecomafia 2015: note dolenti per la Puglia ma anche la conferma che l’accordo-quadro della Regione con le Forze dell’Ordine garantisce il contenimento di un fenomeno tanto aggressivo nel Mezzogiorno”. Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna commenta i risultati della ricerca annuale di Legambiente, che vedono la Puglia in testa alle classifiche dei reati ambientali nel 2014. “Un primato tutt’altro che invidiabile, visto che col 15,4% di ecoreati accertati e con gli altri indicatori sorpassiamo anche la Sicilia e la Terra dei fuochi”.
Spiccano le illegalità legate al ciclo dei rifiuti. Per contrastare illeciti di qualunque natura connessi alla gestione, è stato sottoscritto già dal 2008 un accordo-quadro con le Forze dell’ordine. “Col sostegno finanziario della Regione Puglia – ricorda Introna – la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato e il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri sostengono i costi aggiuntivi per intensificare il controllo del territorio, accertando traffici illeciti e occultamento di rifiuti”.
Una doccia scozzese, quindi, il Rapporto di Legambiente 2015, perché: “se pure schizziamo in testa alla classifica degli ecoreati, ci conforta verificare che la Puglia è tra le Regioni in cui si accertano più illeciti di natura ambientale”. Se altre realtà risultano dietro in classifica è perché non vengono censite attività che restano clandestine. È un paradosso, fa notare il presidente del Consiglio regionale pugliese: “da noi i reati vengono perseguiti mentre in altre regioni restano nascosti e soprattutto impuniti”.
Per questo, la quantità dei reati accertati diventa addirittura un motivo di soddisfazione: “dimostra l’efficacia in Puglia dell’azione delle Forze dell’Ordine, alle quali va il merito di assicurare con competenza il controllo dei delitti contro l’ambiente, col contributo finanziario della Regione e il supporto  tecnico del Cnr e di Arpa Puglia”.
Questi dati, conclude Introna, “dimostrano che la politica regionale che ha puntato sul rafforzamento della collaborazione coi nuclei operativi specializzati di Armi e Corpi dello Stato continuerà certamente ad offrire risultati a tutela dell’ambiente. Consentirà di rafforzare nella nostra regione la prevenzione di questi attentati all’equilibrio del territorio e alla qualità della vita dei cittadini”.