Monopoli: collettiva cjallèdde, stasera serata conclusiva

Si concluderà questa sera, 31 agosto, la collettiva arte contemporanea dal titolo “Cjallèdde”, allestita presso il settecentesco palazzo nobiliare Martinelli. <<Il nostro obiettivo – dicono gli artisti promotori nella presentazione alla mostra – è quello di ripartire dalla confusione che domina le personalità di ciascun individuo e riuscire a comprendere quali elementi appartengono al nostro passato e che determinano la nostra coscienza ed il nostro quotidiano. La nostra memoria si fa testimone di questo processo, mentre l’arte domina padrona. E’ possibile coniugare elementi semplici, multiformi e ricercati per raggiungere l’equilibrio? Parliamo di un’arte che vuole mostrare espressioni con ingredienti poveri ma ricchi di sapori. Così è a Cjallèdde. Preserva la memoria dei nostri nonni e con presunzione entra a gamba tesa ancora oggi nelle nostre tavole, regina di colori e sapori>>. Hanno esposto: Maurizio Muolo e Michela Palmieri (Grafica d’arte), Lucia Lacirignola (Composizioni organiche), Daniela Addante (installazioni), Pierfederica Verdegiglio e Niko D’Accolti (Pittura), Mario Red De Gabriele (Scultura), Piero Schiavone (Sculture in ferro buttato). Per l’occasione, ai fini di potenziare l’offerta culturale e turistica, l’associazione nazionale culturale e di promozione sociale CTG Egnatia di Monopoli, negli orari di apertura della mostra, ha allestito una propria postazione di carattere storico – culturale ed ha effettuato visite guidate gratuite all’interno del Palazzo nobiliare. Il Ctg ha inoltre promosso Monopoli App, la nuova applicazione gratuita sulla città di Monopoli. Palazzo Martinelli è una delle dimore nobiliari più note di Monopoli, anche per via della balconata in stile veneziano e neo-gotico che si affaccia sul porto vecchio della città, risalente comunque al 1900. Il palazzo fu, invece, costruito nel XVIII secolo sulle antiche mura di cinta della città. L’entrata con imponente portale di ingresso, invece, si affaccia su via O. Comes. La famiglia Martinelli fu solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di proprietari del palazzo e ne assunse l’attuale denominazione. L’edificio si compone di tre livelli econserva ampie finestre settecentesche con timpani a pagoda ed archi atutto sesto. Era inserito nel percorso delle “Vie del Sapone” che prevedeva la raccolta e la produzione dell’olio nell’uliveto di Masseria Spina, sempre di proprietà dei Martinelli, il deposito nel Palazzo e il successivo imbarco alla volta di Marsiglia, ove la famiglia Martinelli possedeva un altro centro per la raccolta dell’olio e la successiva trasformazione nel famoso Sapone di Marsiglia. Nell’ambito dell’iniziativa ha avuto luogo anche una manifestazione collaterale di carattere culturale-gastronomico, durante la quale Paolo Leoci, esperto agronomo e di tipicità gastronomiche locali, ha illustrato la ricetta e la preparazione della ciallèdda a regola d’arte, servendosi di prodotti di qualità della nostra terra. Per l’occasione alcuni locali del centro storico ubicati in via O. Comes hanno inserito nel loro menù un piatto di ciallèdda.