Una monopolitana al Parlamento

Monopoli, dopo tanti anni, ha la possibilità di eleggere un proprio cittadino al Parlamento italiano con la candidatura di Marilù Napoletano al Collegio Uninominale di Monopoli. Marilù Napoletano, già Commissario della ASP Romanelli Palmieri di Monopoli (Adelfia, Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Gioia del Colle, Locorotondo, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano), ha portato avanti interessanti progetti come la riapertura e restituzione alla città di Palazzo Palmieri, la riapertura di Casa Santa ed è tuttora impegnata in una difficile quanto impegnativa opera di risanamento dell’ASP, ex Iprab, Ente praticamente lasciato in balia degli eventi fino ad oggi. Ma cosa può fare un rappresentante del territorio nel marasma del Parlamento romano? Certamente non può fare miracoli, non può essere in grado di creare posti di lavoro o risolvere i problemi dell’immigrazione,o ridurre le tasse, saremmo stupidi a pensare che possa avere la bacchetta magica per fare queste cose, ma avere un riferimento locale significa avere qualcuno che conosce la propria realtà e può farsene portavoce, significa che quest’ultimo può intercettare possibilità economiche anche europee che possano essere di beneficio a tutto il territorio, significa anche incontrarlo per strada nella propria città e lamentarsi direttamente con lui se le cose non piacciono. Già, sembra poco, ma un referente territoriale, sopratutto se quest’ultimo ha già dimostrato di saper lavorare bene, può essere di vitale importanza per una comunità come Monopoli che da tempo subisce un lento ma inesorabile processo di decadimento iniziato con la perdita della sede vescovile. Monopoli, anche alla luce della ribalta internazionale avuta negli ultimi anni, non può permettersi il lusso di fare cilecca ancora una volta mancando di eleggere un proprio deputato e per far questo deve concentrarsi sulla persona più che sulle sigle o sulle coalizioni che, in questo periodo appaiono sempre meno credibili e aleatorie. Vincere la tentazione all’astensionismo per credere in un proprio concittadino è lo sforzo maggiore che Monopoli può fare da qui al 4 marzo prossimo.