Monopoli: controlli ambientali, la consigliera Cazzorla fa richiesta di accesso agli atti

Foto Stefania Aversa
Foto Stefania Aversa

C’è poco da fare, nonostante la petizione popolare, nonostante le dichiarazioni dell’ex sindaco Romani circa la salubrità dell’aria pronunciate a mo’ di spot elettorale e nonostante le rassicurazioni dell’attuale sindaco Angelo Annese circa controlli che sarebbero stati effettuati, i cattivi odori continuano a imperversare sulla città di Monopoli e si susseguono le segnalazioni di cittadini ormai esausti per la situazione. Depuratore? Aziende? Roghi di privati di cittadini? Di volta in volta le ipotesi circa la provenienza dei cattivi odori si alternano e si ripetono, ma la cosa davvero paradossale è che nel 2018, nell’epoca della scienza, non si riesca a sapere con chiarezza e distinzione se l’aria che respirano i monopolitani sia inquinata oppure no. Nessuna chiarezza è stata fatta fino ad oggi, non prendiamoci in giro, solo poco convincenti rassicurazioni da parte del Primo Cittadino che ha parlato di controlli effettuati, situazione quest’ultima che ha spinto la consigliera del M5S Sonia Giulia Cazzorla a protocollare un’istanza di accesso agli atti. “Nel Consiglio Comunale del 25 ottobre 2018 – dice Cazzorla – il Sindaco rispondendo ad una mia interrogazione consiliare, ha dichiarato che nei giorni dei cattivi odori (metà settembre) sono stati effettuati controlli da parte della polizia municipale e dell’ufficio ambiente… Ok, in qualità di consigliere comunale stamattina ho protocollato un accesso agli atti… Vediamo chi ha fatto i controlli, come sono stati fatti, e cosa è stato trovato”. L’accesso agli atti si concentra in particolar modo sulla situazione definita di “roghi importanti” e sui controlli effettuati sull’impianto di depurazione. Nella Monopoli del 2018, insomma, si è costretti a ricorrere allo strumento dell’accesso agli atti per sperare di avere certezze relativamente ad una tematica che dovrebbe essere di interesse comune e che, invece, pare riguardare solo una certa minoranza politica. La domanda sorge spontanea, ma gli esponenti di maggioranza hanno la maschera antigas o non sentono i cattivi odori? Intanto i cittadini continuano a segnalare i cattivi odori sull’apposita App sperando in un intervento dell’Arpa, servirà a qualcosa?

Cosimo Lamanna

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