CASTELLANA Infanticidio, giovane mamma condannata a 14 anni

BARI – Condannata in primo grado a 14 anni di reclusione per infanticidio. E’ la sentenza che il Tribunale penale di Bari ha emesso oggi, contro la 24enne di Castellana Grotte, imputata omicidio volontario della figlia neonata,  abbandonata tra gli scogli di Cala Monaci a Monopoli. Il giudice, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, ha escluso l’aggravante dei futili motivi e ha concesso una ulteriore attenuante per aver riconosciuto il parziale vizio di mente. La neonata fu abbandonata all’alba del 12 febbraio e ritrovata 3 giorni dopo sul bagnasciuga da una coppia di turisti. La ragazza, assistita dall’avvocato Nicola Miccolis, dopo 4 mesi di detenzione in carcere, è attualmente agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica. Nel corso di un incidente probatorio, su richiesta della difesa, è stata sottoposta a perizia psichiatrica che ne ha stabilito la semi-infermità mentale. Al tempo del fatto aveva un tasso alcolemico oltre la norma e – secondo la perizia psichiatrica – stava vivendo un periodo di difficoltà. Stando alla perizia medico-legale, la bimba, ribattezzata «Chiaraluna», nata sana, sarebbe morta nel giro di alcune ore a causa del freddo e dell’acqua del mare. Inizialmente era indagato per concorso nell’omicidio il compagno della ragazza, la cui posizione è stata archiviata. «Ancora oggi è molto scossa e provata dall’accaduto. E’ profondamente pentita –  ha dichiarato l’avvocato Miccolis alle agenzie di stampa, parlando della giovane madre – è evidente che al momento dei fatti ci sia stato un black out”. La difesa ha  annunciato il ricorso in appello.

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