MATERA 2019 – MATTARELLA: “GIORNO DI ORGOGLIO PER L’ITALIA”

«La serata è particolare in tutti i sensi. Serata bagnata, serata fortunata». Gigi Proietti, conduttore d’eccezione, ha aperto così ‘Matera 2019. Open Future’, in diretta in Eurovisione su Rai1. «Emozionato e felice», dopo aver salutato le autorità presenti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, Proietti ha sottolineato: «Speriamo che questa città del Sud e capitale europea della cultura faccia sentire una piccola voce che possa arrivare anche ai leader europei. Tutti sono preoccupati della globalizzazione. Io direi che funzionerebbe ancora di più se si partisse dalla globalizzazione delle culture. Forse così si potrà avere un’Europa diversa e nuova» ha spiegato prima che partisse l’Inno alla Gioia che è «L’inno d’Europa».
LE PAROLE DI MATTARELLA: «GIORNO DI ORGOGLIO PER L’ITALIA» – «Questo è un giorno importante per Matera, per l’Italia. Per l’Europa, che dimostra di saper riconoscere e valorizzare le sue culture». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inaugurando l’anno di Matera da Capitale europea della Cultura 2019. E’, ha aggiunto il Capo dello Stato, un «giorno di orgoglio per i materani, per la Basilicata; e per i tanti che hanno contribuito a progettare, a rendere vincente, a inverare qui la Capitale della cultura europea 2019. Giorno di orgoglio per l’Italia che vede una delle sue eccellenze all’attenzione dell’intero Continente». «La cultura costituisce il tessuto connettivo della civiltà europea. Non cultura di pochi, non cultura che marca diseguaglianza dei saperi – e dunque delle opportunità – ma cultura che include, che genera solidarietà; e che muove dai luoghi, dalle radici storiche». E’ stato questo uno dei passaggi del discorso fatto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione di Matera 2019. Secondo il Capo dello Stato, «l’idea stessa di Europa si fonda, in misura fondamentale, sul valore riconosciuto alla cultura delle sue genti. Le scoperte scientifiche, la poesia, il pensiero filosofico, la vivacità letteraria, le arti, l’urbanistica hanno dato origine a modelli di vita. Pur nelle sue specifiche e importanti diversità, il nostro Continente è stato capace di dare al mondo un grande patrimonio condiviso di civiltà e di risorse, tanto – ha evidenziato Mattarella – da far risultare nella storia – e tuttora – indispensabile il suo contributo protagonista per il futuro stesso della intera comunità umana». «La città dei Sassi – che – ha sottolineato Mattarella – nell’immediato dopoguerra, teneva insieme la sua struggente bellezza e condizioni di estrema povertà – la stessa Matera è la realtà che l’Italia offre, oggi, all’Europa per mostrare come la propria storia, anche la più antica, possa aiutarci ad aprire le porte di un domani migliore». «Dal programma di Matera, dalle sue iniziative, dall’ospitalità che – ha proseguito Mattarella – darà ai tanti concittadini europei che la visiteranno, dal confronto che riuscirà ad animare, verrà una spinta allo sviluppo, una iniezione di futuro. Con Matera – ha ricordato il Capo dello Stato – festeggiamo, oggi, anche Plovdiv, la città della Bulgaria che condivide questo ambìto primato nel 2019. Come è scritto nell’Agenda europea per la cultura, il proposito è quello di «sfruttare il potere della cultura per la coesione sociale e il benessere». In linea con questa indicazione, abbiamo il dovere di «sostenere la creatività», le «relazioni culturali internazionali» e di investire sul potenziamento di quella rete di conoscenza e di formazione, di innovazione e di lavoro, che sola può offrire al Continente un destino all’altezza dell’attesa dei i suoi popoli. A cominciare dalle generazioni più giovani, che meglio di altri sanno come il profilo europeo sia essenziale alla loro identità. Essere europei è, oggi, parte ineliminabile delle nostre stesse identità nazionali. Nel giorno atteso di inaugurazione del suo ruolo di Capitale europea della cultura, questo – ha concluso il Presidente della Repubblica – è lo sguardo verso il futuro che volgiamo da Matera».«Questa città è anche un simbolo del Mezzogiorno italiano che vuole innovare e crescere, sanando fratture e sollecitando iniziative». «Matera – ha aggiunto Mattarella – è simbolo anche dei vari Sud d’Europa, così importanti per il Continente, perché nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta». Il presidente ha infine detto «grazie alla gente di Matera: saprete onorare il nostro Paese, esprimendo il meglio del vostro valore, della vostra intelligenza, della vostra umanità». «Nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta».

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