Monopoli: qualità dell’aria e superficialità della politica

Sono a dir poco allarmanti i dati pubblici reperibili sul sito dell’Arpa Puglia relativamente alla giornata di ieri, che dimostrano in modo inequivocabile che a Monopoli il livello di inquinamento dell’aria è addirittura superiore a quello del rione Tamburi di Taranto. I dati, al di là delle interpretazioni, sono dati, e piuttosto che parlare di allarmismo o “terrorismo” mediatico, qualcuno dovrebbe finalmente chiarire perché non si è dato seguito a delibere che chiedevano il potenziamento dei controlli e l’installazione di adeguate centraline. Ai dati si aggiunge la percezione sensoriale diffusa tra i cittadini che, pur non avendo alcun valore scientifico, ha creato non pochi commenti sui social: se fino all’altro ieri qualcuno si affrettava a negare anche l’esistenza dei miasmi, da ieri sono diventati di due tipi: sansa nella zona industriale ed “altro” in città. A fronte di tutto ciò, al di là di dichiarazioni senza alcun effetto concreto e di “ispezioni” senza alcuna valenza pratica, la classe politica che governa questa città, ha dimostrato ad oggi un atteggiamento piuttosto superficiale rispetto ad una problematica la cui gravità sta ormai esplodendo. Molti cittadini ormai si tanno mobilitando in diversi modi, qualcuno comincia ad auspicare presidi permanenti, altri hanno portato avanti una raccolta di firme per presentare un esposto alla Magistratura, altri ancora fanno sentire in Consiglio Comunale le legittime richieste di una città che comunque vede salire in maniera esponenziale e inspiegabile casi di cancro. A fronte di tutto ciò il NULLA, nessuna azione concreta, solo tanto tanto “fumo” negli occhi dei cittadini, è il caso di dire. Forse è il momento di dire BASTA e da più parti si sta auspicando il superamento di divisioni e personalismi emersi nel movimento a difesa dell’ambiente, per dar vita ad un fronte comune che metta con le spalle al muro la classe politica a tutti i livelli e in maniera trasversale. Intanto venerdì sera in via Fracanzano, presso la sede dell’ARCI, è prevista una nuova riunione aperta a tutta la cittadinanza.

Cosimo Lamanna

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