Piano casa e altro: cosa succede a Monopoli? E in Regione? Comunicato di Manisporche

Cosa succede a Monopoli? E in Regione?

PORTO
Ad agosto, la Regione rallenta l’approvazione definitiva del progetto della Solemare nel porto di Monopoli. Circa 400 appartamenti e un impianto urbanistico a uso e consumo del solo interesse privato senza alcuna attenzione per il “preminente interesse pubblico”, obbligatorio per legge. Un atto di decenza formale, avvenuto fuori tempo massimo e dopo un iter di approvazione, al tavolo regionale, accelerato e forzato, con la sostanziale compiacenza di tutti gli enti coinvolti.

MIASMI
Da mesi, con un’insistenza che ormai odora di provocazione, gli abitanti dei quartieri adiacenti alla zona industriale di Monopoli, ma sovente di tutto il centro urbano, sono vittime di prolungati e insopportabili miasmi chimici che irritano le mucose dell’apparato respiratorio e gastrico, condizionandone gli stili di vita e creando forti allarmismi. Il Sindaco Annese che ha ereditato il problema dall’Amministrazione precedente di cui era parte attiva, ha sempre negato l’evidenza. A fine ottobre allerta finalmente la Regione e chiede l’intervento degli enti preposti ai controlli, da anni immobili sino a sfiorare l’omertà.

PARCO COSTIERO
A settembre, la Regione avvia la procedura per istituire il “Parco Costiero di Polignano a Mare e Monopoli”. Si tratta di una fascia litoranea omogenea che si estende lungo tutta la marina di Polignano a Mare e include un piccolo tratto della costa a nord di Monopoli. Manisporche, presente al tavolo regionale, propone, con un’idea progettuale più documentata e motivata di quella del Comune di Polignano a Mare, di estendere il perimetro a tutta la costa monopolitana più bella varia preziosa e accessibile. Negli stessi giorni la Regione riceve una relazione dell’Ufficio Ambiente del Comune di Monopoli che, sottolineando le criticità di un eventuale perimetrazione allargata del Parco, frena la già esile volontà regionale.

PIANO CASA
Pochi giorni fa, la Commissione Ambiente della Regione Puglia approva l’ennesima proroga del Piano casa, conservando l’attuale versione pericolosamente aperta agli usi più speculativi e bocciando all’unanimità l’emendamento mitigatorio suggerito dai Consiglieri di minoranza del Comune di Monopoli e presentato nella stessa Commissione Ambiente regionale da Cristian Casili, esponente del Movimento 5 Stelle. Il fatto strano è che tutti, in Regione e in loco, sono consapevoli delle conseguenze devastanti che una siffatta proroga della legge avrà sulla città di Monopoli.

Da un lato il sodalizio politico-imprenditoriale, oligarchico e spregiudicato che, senza bandiere e senz’anima, governa Monopoli, distruggendo un territorio meraviglioso e umiliando un’intera comunità, dall’altro la macchina tecnico-politica regionale, formalmente di opposta estrazione ideologica, che sembra subire troppo passivamente le pressioni di questo gruppo di potere.

Il controcanto è l’analisi, lucida e appassionata di Guglielmo Minervini datata 2 novembre 2013:

“La chiamano questione morale. In realtà significa che se ti metti nelle mani di qualche costruttore, pur di comprare tessere per vincere il congresso, stai asservendo la politica agli interessi particolari piuttosto che agli interessi generali. In effetti, non serve nemmeno un grande dibattito sui massimi sistemi. Dimmi come raccogli il consenso e ti dirò che idea sul partito e sulla politica hai in testa. Un film già visto, da queste parti. E già pagato. A caro prezzo. Eppure da parte di molti, di troppi che avrebbero il dovere di parlare, di denunciare o almeno di prendere le distanze c’è o un fragoroso silenzio oppure solo qualche timido balbettio imbarazzato. Troppo poco. Davvero troppo poco.”

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