Monopoli, indagato l’a.d. della Falzarano, sequestrati i compattatori

In un comunicato stampa la Polizia di Stato dà notizia del sequestro, a Monopoli, di alcuni compattatori, inoltre informa che l’amministratore delegato della Falzarano Ecologia ed un suo collaboratore sono indagati dall’autorità giudiziaria. L’inchiesta del Commissariato di Pubblica sicurezza ha preso avvio nella notte del 1° agosto scorso quando era previsto il passaggio di consegne fra la campana Falzarano Ecologia e la lombarda Energetikambiente. La prima, già aggiudicataria del servizio di igiene urbana, dopo una serie di presunte inadempienze rilevate dal Comune, veniva esclusa dal servizio il 19 aprile. Per la necessità di garantire un servizio rifiuti, il Comune di Monopoli bandiva una gara ponte, aggiudicata all’Energetikambiente. Durante il passaggio di consegne, alla presenza del sindaco e di altre autorità, vi erano anche i rappresentanti di una terza azienda che si occupa di noleggio dei mezzi speciali della raccolta rifiuti, proprietaria di 12 compattatori fino ad allora utilizzati dai dipendenti della Falzarano. Mezzi speciali che, secondo Energetikambiente sarebbero dovuti passare sotto la gestione della nuova azienda che doveva iniziare immediatamente le operazioni di raccolta di rifiuti nella città di Monopoli. Ma quella notte, la Falzarano ritenne corretto non riconsegnare i mezzi. Tuttavia, dopo un lungo tira e molla la Falzarano consegnò 4 degli 8 compattatori. Dal comportamento della Falzarano scaturivano le denunce del sindaco di Monopoli Annese e dell’azienda piemontese Willshare proprietaria dei compattatori per presunta interruzione di pubblico servizio e presunta appropriazione indebita degli otto mezzi secondo la Willshare indebitamente trattenuti nella struttura. Sono seguiti gli accertamenti della Polizia di Stato con le indagini coordinate dal p.m. Marcello Quercia della Procura di Bari che hanno prodotto l’iscrizione nel registro degli indagati della figura di riferimento della Falzarano Ecologia, L.N. di 57 anni, già amministratore delegato dell’azienda che attualmente risulta in amministrazione controllata e un direttore della stessa azienda D.D. di 46 anni, per i reati di interruzione di pubblico servizio e di appropriazione indebita, mentre solo per l’amministratore viene ipotizzato il reato di simulazione del reato di furto. Il Tribunale di Bari – Sezione G.I.P. – accogliendo le proposte avanzate dal P.M. ha disposto disponeva nei giorni scorsi il sequestro preventivo dei compattatori con la restituzione ai legittimi proprietari in facoltà d’uso. Nelle ore scorse, gli agenti del Commissariato di P.S. hanno dato esecuzione al sequestro preventivo dei mezzi provvedendo alla restituzione degli stessi ai proprietari.

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