Mola, un conto corrente per chi è in difficoltà

I consiglieri di minoranza del Comune di Mola, Antonio Battista, Michele Daniele, Sebastiano Del Re, Stefano Diperna, Giangrazio Di Rutigliano, Michele Palazzo in una nota indirizzata al sindaco e alla Giunta Comunale, chiedono un conto corrente dedicato per sostenere le famiglie in difficoltà. “L’emergenza epidemiologica da coronavirus – si legge nella lettera – sta determinando importanti difficoltà per lavoratori e imprese mettendo in ginocchio l’economia italiana. Anche se il Governo ha messo in campo provvedimenti legislativi per il potenziamento del servizio sanitario e il sostegno per lavoratori e imprese, tuttavia, oggi a livello locale si registra un’altra emergenza che coinvolge le fasce più deboli della nostra comunità molese. Un’emergenza che non può lasciarci indifferenti.  Tante famiglie non hanno più denaro per fare spesa di generi alimentari e farmaci perché costretti a chiudere la propria attività. Pensiamo alle fasce più vulnerabili della popolazione che non hanno accesso a forme di sostegno economico e neppure beneficiano delle tutele contenute del decreto “Cura Italia” o ai lavoratori irregolari che appartengono alla cosiddetta economia “non osservata” e che ha un reddito da sopravvivenza. Lontani dal voler giustificare o sostenere l’economia sommersa, tuttavia in questo momento, più che mai, dobbiamo essere uniti per sostenere chi è in difficoltà e non ha risorse per sfamare la famiglia. Le difficoltà di un singolo cittadino devono essere considerate come difficoltà di un’intera comunità. L’invito che rivolgiamo al Sindaco e Giunta comunale è di attivare un conto corrente dedicato, intestato al Comune di Mola, per sostenere con una donazione le famiglie in difficoltà. Le somme donate potranno essere detratte dall’imposta sui redditi, ai sensi dell’art. 66 del Decreto Legge   n° 18 del 17 marzo 2020 (Decreto “Cura Italia”). Chiediamo ad amici, politici, Consiglio Comunale, associazioni, imprenditori, chiunque può, di condividere questo “gesto di fratellanza” e aderire a questa raccolta fondi in un momento come quello attuale nel quale il contagio dimostra di non conoscere confini e coinvolge soprattutto le realtà più deboli della comunità molese

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