Conversano, sequestrati lotti di bacche di goji contaminate

CONVERSANO – Bacche di goji contaminate. Il Ministero della salute, impegnato nell’emergenza coronavirus, richiama una serie di confezioni di bacche di goji e di “mix antiossidanti” non considerate sicure per la presenza di carbofuran (un insetticida) e esaconazolo (un fungicida) oltre i limiti di legge. Tra queste, il Ministero, ha diffuso l’avviso di richiamo di 11 lotti di bacche di goji e mix antiossidante a marchio di un’azienda di Conversano che commercializza prodotti alimentari ed ortofrutticoli. Le bacche di goji sequestrate sono le stesse distribuite in supermercati, negozi bio in confezioni da 50 g, 500 g, 1 kg e 5 kg. Mentre il mix “antiossidante” veniva distribuito in confezioni da 100 g e 5 kg. Il richiamo è scattato all’indomani del ritiro dal mercato di altri marchi e lotti di bacche di goji e mix di frutta secca, per la presenza di carbofuran ed esconazolo oltre i limiti. Le bacche di goji sono un prodotto considerato salutistico, prodotto in Cina e nei Paesi himalayani e da tempo consigliato dai dietisti italiani per le suo proprietà proteiche e antiossidanti. Come spesso accade, però, l’eccesso di richieste potrebbe aver provocato la coltivazione intensiva di bacche e di conseguenza l’impiego di fitofarmaci oltre i dosaggi previsti.

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