Conversano, diagnosi tumore seno, mammografo 3D allo Jaja

Bari – Sono stati installati e collaudati i primi 4 mammografi 3D dei 12 acquistati dalla ASL Bari per potenziare lo screening senologico nelle strutture ospedaliere e territoriali dell’azienda. Nonostante la sospensione di esami e visite specialistiche non urgenti dettata dalle misure di prevenzione e gestione dell’ emergenza COVID, il cronoprogramma di distribuzione e assegnazione dei nuovi mammografi non ha subito interruzioni e continuerà spedito fino a luglio. Delle prime 4 apparecchiature – compatibilmente con la riattivazione dei servizi sanitari legata alla emergenza epidemiologica in corso – si procederà alla installazione del mammografo 3D di utima generazione, al Florenzo Jaja di Conversano. “Abbiamo stabilito una ridistribuzione dei mammografi 3D dando priorità ai centri ambulatoriali e ospedalieri con un più alto volume di prestazioni – dichiara il dg Antonio Sanguedolce – che mirano a rafforzare il programma di prevenzione per il carcinoma della mammella. Anche i centri periferici attivi nella senologia clinica con numeri di prestazioni più bassi potranno contare su mammografi digitali dotati di caratteristiche indispensabili per consentire diagnosi precoci e puntuali del tumore al seno”.

La ridistribuzione della ASL nella assegnazione dei nuovi mammografi risponde inoltre ad una migliore razionalizzazione delle risorse che tiene conto anche della difficile reperibilità di radiologi, esperti in mammografie (che esaminino almeno 5 mila l’anno).

Il potenziamento della dotazione tecnologica si accompagna anche ad una nuova organizzazione gestionale per la lettura e i referti delle mammografie. “ I macchinari 3D permettono ai centri screening della ASL di rendere uniforme e tecnologicamente avanzato il programma di screening – spiega la dottoressa Alessandra Gaballo, referente clinico per lo screening mammografico della ASL Bari – anche attraverso la messa in rete degli esami con un software dedicato al fine di garantire la lettura delle immagini da remoto. Si è creato un centro per convogliare tutti gli esami di secondo livello, ossia dubbi o sospetti, provenienti dal territorio”.

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