Lofano: “Potenziare la capacità attrattiva del territorio”

Se, da un lato tutti gli studi sulle prospettive di sviluppo turistico della Puglia tendono ad evidenziare che in quest’area il turismo è un fenomeno ampiamente sottodimensionato, soprattutto se rapportato al potenziale di attrazione del suo patrimonio paesaggistico e storico architettonico; dall’altro, ben pochi si soffermano sul fatto che la dimensione dei fenomeni turistici non sempre rispecchia il potenziale di attrazione territoriale, ed è più spesso il risultato della reale fruibilità di questo patrimonio.
“Potenziare la capacità attrattiva del territorio” è una delle proposte programmatiche che il dottor Bartolomeo Lofano, candidato al consiglio regionale e fondatore del movimento Conversano a Sud Est, lancia in vista del doppio appuntamento elettorale con le Regionali e le Comunali di Conversano. “In riferimento alla realtà pugliese e a quella di Conversano inserita nel contesto del SudEst Barese – afferma il dottor Lofano – va intanto riconosciuto il positivo momento di crescita del settore turistico, ora forzatamente bloccato dal lockdown che nella fase di rilancio dovrà adottare un strategia di valorizzazione delle risorse territoriali che sia in grado di sfruttarne le potenzialità, favorendo in questo modo il rilancio del settore turistico incardinato in quello agroalimentare e di valorizzazione dei centri storici. Ed in effetti nelle nostre città tanto il livello di fruibilità delle risorse paesaggistiche e culturali, quanto il livello di informazione sono spesso così bassi da vanificare il potenziale attrattivo. Gli interventi si sono troppo spesso limitati, per mancanza di fondi o per miopia politica, in diverse iniziative di valorizzazione concentrate sempre sui medesimi obiettivi. Una scelta, che ha fortemente penalizzato il territorio che pur avendo un consistente patrimonio, salvo qualche eccezione (vedi Polignano a Mare, Monopoli, Alberobello) risulta tuttora distante dai grandi circuiti turistici”.
Perché la Puglia ed il Sud Est Barese in particolare “possano recuperare competitività sui mercati internazionali – aggiunge il dottor Lofano – ed accrescere la propria capacità di attrazione sui flussi turistici, sarebbe necessario adottare una strategia di valorizzazione territoriale che interpreti i beni ambientali, culturali, agroalimentari, i fantastici centri storici e le riserve naturali come momento propulsivo dello sviluppo turistico, e costruisca attorno ad essi un efficace sistema di fruizione. Il turismo con tutto il suo indotto è una risorsa che ha già dimostrato di poter generare ricchezza e posti di lavoro. Per questo non va lesinato nessuno sforzo per rilanciarlo dopo il lockdown, con investimenti e programmi chiari”.

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