Monopoli, assessore Perricci, “solo reticenze e inesattezze”

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del m° Martino Palmitessa e della dott.ssa Francesca Topputi, rispettivamente direttore artistico e presidente dell’ICOM di Monopoli.

“Su Fax della scorsa settimana – si legge nella nota – abbiamo letto le “non risposte” e le gravi inesattezze dell’assessore Perricci, che evidentemente non conosce neanche i regolamenti comunali. Restiamo basiti e perciò non possiamo non replicare, chiedendo almeno di non essere presi in giro, oltre che penalizzati.

Le “non risposte” riguardano i quesiti che erano centrali nel nostro precedente intervento. L’Assessore Perricci si guarda bene dal tentare anche lontanamente di dare una risposta. Nemmeno una parola. E questo la dice lunga sul modo di agire e di decidere di questa Amministrazione, come della precedente, guidata da Emilio Romani, che una volta disse all’Icom: “Il Comune non è un bancomat”. Peccato che poi lo sia per chi sta simpatico a questo a quell’assessore o al sindaco stesso.

Noi non vogliamo privilegi o favori. Chiediamo trasparenza nell’azione amministrativa e uguaglianza di trattamento per tutte le associazioni che operano sul territorio. Per questo riproponiamo pari pari le domande rimaste senza risposta:

1) Esiste un regolamento in base al quale si decide a chi erogare i finanziamenti per le manifestazioni culturali?

2)  Quali sono i criteri che vengono seguiti?

3)  Si tratta di criteri oggettivi e verificabili, che sfociano poi in graduatorie di merito? Oppure i fondi vengono distribuiti in maniera del tutto discrezionale (e quindi arbitraria) a seconda delle simpatie o antipatie politiche e personali o, Dio non voglia, in base a ragionamenti che hanno alla base il vituperato costume italico dello scambio di voti e favori?

 

Pensiamo che riflettere su tali questioni sia importante non solo per l’Icom, ma per tutti i cittadini. È un problema politico nel vero senso della parola e dunque dovrebbero farsene carico sia i partiti di maggioranza, sia quelli all’opposizione. Cosa che finora non è avvenuta e che sollecitiamo con forza.

 

Quanto alle inesattezze, l’Assessore, nella sua lacunosa risposta, ne ha infilate alcune che sono davvero gravi. Perricci, infatti, afferma di aver messo a disposizione dell’Icom, a titolo gratuito, i locali della Biblioteca Rendella e il Teatro Radar.

Prima inesattezza: La biblioteca viene data a titolo gratuito a tutte le associazioni iscritte all’albo del comune di Monopoli, come nel nostro caso. Le associazioni stesse si impegnano a pagare lo straordinario al personale, nel caso in cui la manifestazione si protragga oltre una certa ora. E l’Icom infatti ha pagato sempre i 104 euro previsti.

Seconda inesattezza: Il Teatro Radar l’anno scorso è stato dato non all’Icom, ma all’associazione Padre Manghisi in occasione dei 120 anni dalla nascita di Padre Pietro Manghisi, e in quella circostanza l’icom ha collaborato nell’organizzazione della serata (tra l’altro riuscitissima, con il tutto esaurito e oltre 100 persone che non hanno trovato posto). Anche in questo caso, dunque, nessun favore fatto all’Icom. Consigliamo all’Assessore Perricci di documentarsi, prima di parlare.

Terza inesattezza: infine l’Assessore dice di non essere stata contattata. L’anno scorso una delegazione dell’Icom ha incontrato lei e il Sindaco, sia individualmente, sia insieme. Stesso risultato di sempre, cioè nessun finanziamento. Anche l’11 febbraio 2020, prima dell’emergenza Covid, abbiamo presentato per iscritto al Sindaco, agli Assessori Iaia e Perricci e al presidente del Consiglio comunale Colucci il nostro programma e la richiesta di un contributo per cinque eventi, tra cui il famoso gruppo dei New Trolls accompagnati dalla nostra orchestra. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Stante questa situazione è evidente che nei nostri confronti c’è una pervicace volontà di esclusione e di ostracismo. Non ne conosciamo il motivo, ma ci auguriamo che l’Amministrazione si decida finalmente a voltare pagina e che si possa aprire un dialogo. Attendiamo fiduciosi”.

 

  

 

 

 

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