La SUPERLEGA Europea: TANTO RUMORE PER NULLA

Si è sgonfiata in due giorni la bolla della nuova competizione calcistica europea: la Superlega. Sarebbe stata una competizione per poche società elette. Pian piano, le stesse hanno declinato dal parteciparvi. Progetto che ha creato non pochi attriti tra le varie leghe nazionali europee e i maggiori organi ai vertici (UEFA, FIFA, EUROLEGA). Progetto “boom” promosso dal magnate JP Morgan ha avuto sostenitori e promotori come il presidente del Real Madrid, Perez, e quello della Juventus, Andrea Agnelli. I dodici club interessati man mano hanno declinato l’invito. Una vera e propria disfatta per chi da anni accarezzava l’idea di un torneo Top Class che ha mostrato falle importanti e senza tenere in considerazione tutti coloro che sognano dietro ad una maglia e ad un pallone, i tifosi. Possiamo immaginare, come sarebbe stato, ad esempio in Italia, un campionato senza i tre club invitati: Milan, Inter e Juventus.

 

Un affare da milioni di euro che avrebbe sanato le casse di quasi tutti i club invitati. Per alcuni una “Manna” e per altri una “Mannaia”. Ha vinto il calcio romantico, adesso, quello della passione e non quello del business. Il presidente dell’UEFA ha subito dettato legge attivando rappresaglie nei confronti di calciatori e società che avrebbero aderito a questa competizione, che molti giornali europei, anche tra i più importanti, hanno definito come farsa questa Superlega europea. Tutto è rientrato, tutto si è sgonfiato. Anche gli operatori dell’intrattenimento online, come il portale www.subitobet.it, hanno congelato le nuove proposte in cantiere, tra le quali numerosi bonus scommesse senza deposito. Per molti resta viva la speranza di quest’innovazione, per altri “meglio così”, il calcio, almeno per ora resta sempre il gioco più bello del mondo, quello della passione, della maglia sudata e non dei “soldoni” americani

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