Monopoli, “Che fine ha fatto Think Tank?

CHE FINE HA FATTO THINK TANK? Se lo chiede il Movimento Manisporche di Monopoli in un comunicato stampa che di seguito riportiamo.

IL PERCORSO PARTECIPATIVO SPARITO NEL NULLA

“Il risultato atteso è di creare condizioni di riconoscimento dell’intervento da parte della comunità di riferimento e di garantirne la sostenibilità socio-economico ed ambientale.”

La frase campeggia al termine della scheda “percorso partecipativo” del sito di Puglia Partecipa, riguardante l’iter avviato dal Comune di Monopoli sull’area ex Casermette di Via Arenazza.

Peccato che la comunità di riferimento, concerti e dichiarazioni del Sindaco a parte, non ne sappia più nulla; e che il percorso partecipativo, che da cronoprogramma avrebbe dovuto concludersi a metà aprile con una nuova apertura del sito per la sua presentazione, sia invece ora tristemente fermo all’ultimo workshop di venerdì 19 marzo.

Da allora non ne sanno più nulla neanche i partecipanti al tavolo, salvo scoprire in Consiglio Comunale che l’amministrazione Annese sta destinando circa 40mila euro per i premi relativi al Concorso di Progettazione, che sarà redatto basandosi sui risultati di quei tavoli. Purtroppo, ignoti.

 

THINK TANK NON RAPPRESENTA LA VOLONTA’ DEI CITTADINI

Il Movimento Manisporche, in un’ottica di collaborazione, ha partecipato al processo che, però, si è quasi subito rivelato un percorso a tappe forzate in cui ci si è concentrati più sulla direzione che l’Amministrazione voleva dare all’area che a definirne la funzione in una visione globale della città.

Le diverse idee emerse dai gruppi di lavoro hanno avuto un ruolo marginale, suggerimenti solo migliorativi rispetto alle mire dell’amministrazione, mai messi in rete, e paradossalmente e successivamente avvalorati dai blasonati interventi esterni.

La stessa sintesi operata, prima della sospensione dei tavoli, da chi ha gestito il percorso di elaborazione delle idee, non ha rispettato la varietà dei contributi ma ha forzato il tutto dietro il punto di vista del Dirigente della III A.O. ing. Amedeo D’Onghia, vero regista dell’iter di realizzazione.

Cosa tutto questo abbia a che fare con la partecipazione della città non è chiaro.

Così come non è chiaro se Think Tank si sia concluso oppure abbia avuto una proroga. In entrambi in casi non esistono comunicazioni a riguardo.

Nonostante il nostro convinto sforzo di partecipazione, ci ritroviamo a chiedere conto della situazione amministrativa della vicenda ma anche, a non riconoscere i risultati del percorso partecipativo rivelatosi un semplice espediente dell’Amministrazione per sostenere le proprie volontà preconfezionate sull’area.

 

IL PRELIEVO DAL FONDO DI RISERVA: UNA SCELTA FRETTOLOSA E DISCUTIBILE CHE DIMOSTRA L’INCAPACITA’ DI PROGRAMMAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE

Ci chiediamo, inoltre, quale sia la necessità di realizzare i due concerti di “Costa dei Trulli” del prossimo luglio proprio nell’area delle Casermette, attualmente priva di ogni infrastrutturazione di base e quindi bisognosa di una sistemazione frettolosa ed estemporanea.

Perché non puntare sullo stadio o sul ponte di via Verdi o sullo stesso stradone centrale di piazza Vittorio Emanuele, spazi già strutturati e altrettanto ampi di quello delle Casermette.

Incomprensibile è poi il suo finanziamento con un prelievo dal Fondo di riserva per 60mila euro deliberato dalla Giunta lo scorso 22 giugno.

Una scelta che dimostra nuovamente l’incapacità di programmazione dell’Amministrazione, che utilizza fondi di emergenza (al Fondo di riserva si decide di accedere nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o quando le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti) per spese che potevano già essere inserite nel bilancio di programmazione lo scorso novembre, quando il Think Tank stava partendo e si discuteva della necessità e dell’opportunità di cominciare a valorizzare l’area.

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