Mola, referendum sulla giustizia promosso dal PSI

Riceviamo e pubblichiamo nota della Segreteria del PSI Sezione di Mola di Bari-

Dallo scorso 7 e 8 agosto il nostro Partito è sceso nelle piazze italiane per raccogliere le firme sui sei quesiti del referendum della giustizia. Sebbene il Consiglio dei Ministri abbia già approvato una riforma della giustizia, quindi votato da tutte le forze che compongono il Governo, l’obiettivo del referendum è quello di velocizzare l’attività parlamentare e di evitare che la riforma si possa impantanare o snaturare in Parlamento e non essere così più in linea con quanto approvato dal Consiglio dei Ministri. I referendum, proposti dal Partito Radicale (sebbene altri tendono ad attribuirsene la paternità), sono lo strumento per garantire una riforma della giustizia di stampo garantista, della quale il nostro PSI è stato da sempre sostenitore, in epoche in cui i resipiscenti, convertiti dell’ultima ora, ostentavano cappi giustizialisti in Parlamento. Noi, coerenti, salutiamo benevolmente tali conversioni, che però hanno tutto il sapore della necessità del momento.
Da anni i socialisti si battono per leggi civili di emancipazione della libertà individuale e di giustizia, ma la lentezza del Parlamento a legiferare in merito sta costringendo gli italiani a ricorrere allo strumento referendario. Lo abbiamo fatto in passato con diversi temi, a partire dai referendum sul divorzio e sull’aborto, ed ora, con fermezza e determinazione sul tema del fine vita e della giustizia.
Dare la parola ai cittadini è sempre un autentico e chiaro esercizio di democrazia, soprattutto in difetto di pigrizia dell’organo legislativo su temi sensibili per la collettività.
Per questi motivi saremo ancora una volta animatori, assieme al Comitato promotore locale dei referendum, di una raccolta firme pubblica prossima ventura.

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