Covid scuole nel barese, i dati dal 20 dicembre – 26 dicembre 2021

Bari – Resta elevata la circolazione del virus nelle scuole: sono 162 i casi registrati fra il 20 e il 26 dicembre, sostanzialmente in linea con i 204 positivi rilevati nella settimana precedente.

“Il dato potrebbe essere anche sottostimato – spiega Sara De Nitto, referente Covid scuole Dipartimento di prevenzione della ASL – continuano ad arrivare in queste ore segnalazioni precedenti alla chiusura degli istituti e delle segreterie per via delle Feste di Natale. Questo significa – aggiunge – che ci sono casi in più e che la circolazione del virus continua ad essere significativa nelle classi”.

Stando al monitoraggio fornito dal team Covid scuole dell’Epidemic Intelligence center della ASL, i 162 casi scolastici coinvolgono 147 studenti e 15 operatori e sono così distribuiti: 71 nelle scuole primarie, (65 alunni e 6 personale scolastico), 39 nelle scuole secondarie di secondo grado (37 alunni e 2 personale scolastico), 36 nelle scuole secondarie di primo grado (34 alunni e 2 personale scolastico), e infine 16 nelle scuole dell’infanzia (14 alunni e 2 personale scolastico).

“Sono 39 finora le classi per le quali è stato necessario adottare il provvedimento di quarantena – spiega Severina Cavalli, coordinatrice del gruppo operativo scuole dell’Eic –

il numero più elevato di infezioni tra gli studenti è stato tracciato ancora una volta nella scuola primaria per lo più riferibili alla popolazione pediatrica 5- 11 anni che ha avuto accesso alla vaccinazione da poche settimane”.

Il team scuole sta procedendo anche alla organizzazione delle sedute vaccinali scuola per scuola: il calendario – che comprende anche i richiami delle prime dosi erogate dal 16 dicembre in poi – è stato fissato fino al 27 gennaio e riguarda tutti gli istituti, comprese le scuole paritarie, che ricadono nel  territorio provinciale. I bambini in età scolare fra i 5 e gli 11 anni possono accedere alla vaccinazione non solo con la manifestazione di interesse raccolta dalla scuola di appartenenza ma anche tramite il pediatra di famiglia.

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