Fasano, stop alla mensa fino al 31 gennaio nella scuola Primaria

Si torna a scuola in sicurezza, ma per il momento niente mensa per la scuola Primaria fino a fine gennaio.

Domani, lunedì 10 gennaio, suonerà di nuovo la campanella per gli studenti di Fasano. 

Il Governo ha confermato il ritorno in presenza, una scelta che genera comprensibili preoccupazioni – dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Le Regioni avevano richiesto, invano, un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile. La Puglia non può intervenire con un’ordinanza regionale perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il decreto legge n. 111 (poi convertito in Legge con modificazioni), che consente ai presidenti delle Regioni di derogare alle decisioni nazionali solo quando una regione si trova in “zona rossa”. La Puglia in questo momento si trova in “zona bianca”, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Non ci sono, quindi, i presupposti giuridici》. 

Inoltre, nella giornata di ieri, il ministero della Salute di concerto con il ministero dell’Istruzione ha diramato una circolare che raccomanda, in taluni casi, il distanziamento di 2 metri per consumare cibo a scuola, nelle classi di scuola Primaria. 

Pertanto, abbiamo deciso in accordo con la Asl di sospendere momentaneamente la mensa nella scuola Primaria fino al 31 gennaio》, spiega il sindaco. 

Tutte le classi seguiranno quindi l’orario scolastico “ordinario” di 27 ore settimanali. Nulla cambia per le classi dell’Infanzia, per le quali la mensa resta garantita e che svolgeranno quindi l’orario scolastico completo.

Faccio un grande in bocca al lupo alla famiglia della scuola: ci saranno ancora giorni complicati, ma siamo certi che, collaborando, riusciremo a garantire le lezioni in presenza in totale sicurezza, grazie ai vaccini che tutti noi, adulti, bambini e ragazzi dobbiamo continuare a fare, per ridurre al minimo i rischi di contagio》.

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